LO SPETTACOLO
Il Milanese Imbruttito a Gallarate
Monologhi canzoni e «tanto cazzeggio» in scena allo Spazio 23
Questa sera, venerdì 15 marzo, allo Spazio 23 a Gallarate, arriva il volto del Milanese Imbruttito Germano Lanzoni. Alle 21, in via Riva 10, prenderà il via uno spettacolo di cabaret, messo in scena insieme a Rafael Didoni, un susseguirsi di monologhi, canzoni e «tanto cazzeggio che ci permetterà di toccare i temi più disparati nel tentativo di raccontare la realtà».
L’ironia diventa il filo conduttore dello spettacolo e la risata il «target minimo da raggiungere» anche perché «attraverso le risate si può dare il via ad uno scambio che va oltre il semplice sorriso, si possono anche affrontare argomenti più seri, dipende anche da quello che nasce dallo scambio con il pubblico e la sua voglia di riflettere».
Per Lanzoni, infatti, il fine ultimo del teatro canzone è quello di divertire «nel senso più nobile del termine» che porta ad uno scambio non solo di battute ma anche di pensieri.
Un pensiero coltivato fin dai primi passi: «Faccio parte del movimento underground milanese, quello dei peggiori bar di Caracas, con la gente peggiore di Caracas - ricorda Lanzoni - il tutto a Milano ovviamente, qui è nata la mia forma mentis».
Uno stile che lo ha reso riconoscibile, dallo slang, alle frasi «tipiche di chi vive Milano», passando per la continua ricerca del confronto con il pubblico presente in sala durante lo spettacolo. E, tolte almeno in parte le vesti del Milanese Imbruttito, Lanzoni svela come «sarà una risata meno imbruttita dal punto di vista dei contenuti ma non nella forma».
Insomma, una serata tutta da ridere con un intrattenitore poliedrico, un comico, uno speaker, un cantautore che utilizza l’ironia come una tavola da surf che gli permette di surfare da un genere all’altro.
«L’ironia è per me fondamentale - ammette Lanzoni - perché permette di colmare la discrepanza che esiste tra la realtà ideale e quella in cui si vive ogni giorno. Da qui nasce la voglia di creare una propria comfort zone». Una ricerca che può creare ansia e stress, ma ci può essere un’altra strada, quella dell’ironia «che ti permette di guardarti da fuori».
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