L’INIZIATIVA
Gallarate, petizione Fiab per la sicurezza stradale
Oggi dalle 8 alle 14, postazioni in piazza Libertà

Dossi e rallentatori per costringere gli automobilisti a rallentare, viabilità ad hoc attorno alle scuole e giro di vite contro la sosta selvaggia delle auto. Sono le tre richieste che la Fiab Gallarate Pedala mette sul piatto dell’amministrazione comunale della città dei Due Galli. Per raggiungere il risultato l’associazione ha appena avviato una raccolta firme. «Riteniamo questi interventi minimi non più rinviabili a tutela della sicurezza di tutti noi», spiega la Fiab in una nota. Le postazioni per la raccolta delle adesioni saranno allestite oggi, domenica 14 aprile, in piazza Libertà e la prossima, 21 aprile, in piazza Garibaldi, a Gallarate, dalle 8 alle 14.
SICUREZZA STRADALE
“A Gallarate da anni c’è un grosso problema di sicurezza stradale attestato dal continuo aumento di incidenti, spesso con feriti gravi, che sono la conseguenza di insufficienti interventi infrastrutturali e di pianificazione per garantire il rispetto del normale limite dei 50 chilometri all’ora in ambito urbano”, ha spiegato l’associazione promotrice dell’iniziativa. “Abbiamo accolto le istanze di molti cittadini, le continue segnalazioni emerse via social o tramite mass media locali e assistiamo ad un continuo dibattito nelle sedi istituzionali che ad oggi risente della mancanza di progetti complessivi sul versante della mobilità urbana. Gallarate è una città dove non si registra la presenza di attraversamenti pedonali rialzati, dossi di rallentamento, castellane, chicane, rilevatori di velocità, strade scolastiche. La nostra città, oggi, non ha un piano per la mobilità dolce che tuteli la sicurezza stradale di pedoni e i ciclisti, cioè dei soggetti che in caso di sinistro hanno quasi sempre la peggio. In più l’ordinario Piano urbano della mobilità e il Piano generale del traffico urbano sono scaduti da anni. Infine la nostra città non ha un piano per parcheggi che recuperi all’uso pubblico parcheggi indebitamente privatizzati e renda effettivo l’utilizzo delle strutture esistenti”.
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