PRIMA UDIENZA
Mensa Poveri, Codacons chiede i danni
Al Gate 5 di FieraMilanoCity, gli imputati sono 102. E tra le parti civili spuntano i consumatori

È trascorso più di un anno dal via ufficiale all’udienza preliminare aperta davanti al gip di Milano Natalia Imarisio e legata all’inchiesta Mensa dei Poveri dei pm della procura distrettuale antimafia sul giro di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti, che ha al centro la figura dell’ex leader di Forza Italia in provincia di Varese Nino Caianiello.
L’indagine il 7 maggio del 2019 sfociò in 43 misure cautelari, delle quali 12 in carcere. Oggi si va in aula.
La maxi-udienza preliminare si tiene in uno degli spazi allestiti al Gate 5 di FieraMilanoCity di viale Scarampo. La convocazione è arrivata a 102 imputati. A loro si aggiunge Tigros, società imputata in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle imprese.
L’udienza odierna servirà a riunire il filone processuale già costituito, 69 imputati - tra i quali l’ex commissario provinciale di Forza Italia Carmine Gorrasi; il consigliere regionale azzurro Angelo Palumbo; l’ex assessore di Cassano Magnago Paola Saporiti; la responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Gallarate Marta Cundari; l’imprenditore Mauro Tolbar e l’ex presidente del cda della società Arno, Rile e Tenore Giuseppe Filoni - con un secondo troncone del quale fanno parte altri 33 imputati più Tigros.
In questo filone rientrano sia gli 11 imputati che nel novembre del 2019 si videro negare il patteggiamento dal gip Maria Vicidomini (tra questi, l’ex coordinatore gallaratese di Forza Italia Alberto Bilardo; l’ex presidente di Accam Laura Bordonaro; l’ex assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone; l’avvocato Stefano Besani; l’ex consigliere di Prealpi Servizi Marcello Pedroni; l’imprenditore Piero Enrico Tonetti e l’intermediario Pier Michele Miano); sia tanti altri big rinviati a giudizio nell’estate scorsa.
È il caso di Caianiello, figura principale dell’inchiesta per il suo ruolo di «raccordo con gli esponenti regionali e provinciali del mondo politico e delle istituzioni», e dell’attuale sindaco leghista di Gallarate Andrea Cassani; passando per l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni; l’ex europarlamentare di Fi Lara Comi e l’ex dg di Afol metropolitana di Milano Giuseppe Zingale.
Oggi spazio anche al deposito delle costituzioni delle parti civili (quella preannunciata dal Comune di Gallarate ha già fatto parecchio rumore) e tra queste c’è anche quella di Codacons, l’associazione dei consumatori che nel caso è rappresentata da Davide Sibilio, nonché per la fissazione delle prossime udienze. La prima è in programma il prossimo 26 aprile.
© Riproduzione Riservata