IL CASO
Mondo Vacanze, rimborsi sospesi
Il fondo di garanzia vuole chiarezza sul fallimento dell’agenzia. Ma presto la vicenda potrebbe approdare nelle aule di giustizia

Dopo la chiusura delle agenzie turistiche Mondo Vacanze, ha sospeso i rimborsi il fondo a cui si sono rivolti centinaia di turisti che l’estate scorsa non sono riusciti a partire per viaggi già prenotati e pagati dopo che l’operatore che aveva incassato i soldi aveva cessato l’attività in modo improvviso a Gallarate, Somma Lombardo e altri due centri.
La comunicazione è arrivata via mail nei giorni scorsi ai diretti interessati. «Non ci stiamo sottraendo ai rimborsi - spiega l’amministratore del Fondo garanzia viaggi che fa capo a Confesercenti, Vincenzo Miceli - Il fondo è capiente e saremmo ben felici di chiudere in fretta, ma non ricorrono gli elementi qualificanti dell’insolvenza e non possiamo svolgere attività mutualistica nei confronti del titolare che ha chiuso».
TRIBUNALE
Presto la vicenda potrebbe approdare nelle aule della giustizia, perché la società che ha già rifondato una parte dei clienti lasciati a piedi da Mondo Vacanze intende sottoporre alcuni elementi della questione all’attività giudiziaria e sta chiudendo una memoria che dovrebbe essere presentata in Tribunale a Monza subito dopo l’Epifania. «Se un giudice dirà che il fondo deve intervenire lo faremo all’istante - rimarca Miceli - ma nelle ultime settimane ci sono state novità per cui riteniamo che l’autorità giudiziaria debba ricostruire la situazione».
LIBRI CONTABILI
Intanto intende presentarsi in tribunale a breve Luigi De Patto, il titolare delle quattro agenzie chiuse all’improvviso con un cartello sulla porta che invitava a rivolgersi al fondo per i rimborsi. Ci andrà per portare i libri contabili e dichiarare fallimento. «Voglio riuscire a farlo entro la fine dell’anno - dice - La società è inattiva». L’ex imprenditore spiega di essersi cercato un altro lavoro dopo aver abbassato le saracinesche: «L’insolvenza c’è stata il 24 agosto quando non c’erano più fondi per pagare. Ho perso anche oltre 200mila euro di provvigioni».
UNITÀ DI CRISI
La questione dei rimborsi ai clienti si gioca proprio attorno all’insolvenza della società. «A fine agosto - sottolinea l’amministratore del Fondo garanzia viaggi Miceli - abbiamo attivato un’unità di crisi per rispondere a tutte le e-mail e le chiamate dei viaggiatori. Siamo stati trattati come se fossimo stati noi a chiudere e siamo intervenuti nelle situazioni in cui si stava configurando un danno morale, come i viaggi di nozze che dovevano cominciare di lì a pochi giorni. Possiamo intervenire solo in caso di insolvenza o fallimento e in questo caso non ricorrono i classici motivi di insolvenza. Il titolare non è irreperibile».
Di più: a giudizio del fondo il responsabile delle agenzie avrebbe attuato condotte che vanno chiarite.
Dettagli, per ora, Miceli non vuole anticiparne, ma da qui nasce la memoria che sarà depositata in tribunale. «Speriamo che il giudizio sia il più veloce possibile», sottolinea il dirigente del fondo di garanzia. Lo sperano ancora di più i clienti che aspettano di riavere i propri soldi.
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