UNA MODA PERICOLOSA
Gallarate, monopattini: niente noleggio
Il bike sharing è stato un insuccesso e non ci sono corsie dedicate
C’è stata l’epoca della Vespa, resa immortale da Audrey Hepburn e Gregory Peck in «Vacanze romane». Poi, l’era in cui rappresentava uno status symbol possedere la Nuova Cinquecento, e quella in cui invece spadroneggiava la bicicletta Graziella (soprannominata la «Rolls-Royce di Brigitte Bardot»).
Nel 2021 il traffico stradale è aumentato e il pianeta è in sofferenza (i livelli di anidride carbonica immessi nell’aria sono sempre più elevati). Parte della popolazione avverte la necessità di spostarsi con mezzi più snelli ed ecologici: ed ecco impazzare la moda del monopattino elettrico.
Proliferano ormai ovunque, in particolare nelle grandi città (Milano docet). Anche Gallarate sta venendo progressivamente interessata dal fenomeno. I monopattini si possono acquistare nei grandi centri commerciali cittadini, dove se ne trovano vari modelli con prezzi variabili: si passa dai più economici (249 euro), a quelli più cari (quasi 900).
Una clientela giovane
«La media si aggira solitamente sui 350-500 euro», riferisce un addetto del reparto vendite. Un altro racconta che il monopattino sta riscontrando il gradimento di tanti: «Stiamo vendendone un buon numero. Se si va in giro, ci si accorge che ci sono sempre più persone che li usano». Il target di riferimento: una clientela giovane. Sempre più spesso si vedono studenti recarsi a scuola con tali mezzi: «Ne vedo diversi usarli per andare al liceo di viale dei Tigli», riporta ad esempio un’insegnante.
Diversi da Milano e Busto
Nel capoluogo lombardo e a Busto Arsizio è attivo un servizio di noleggio degli stessi, che sta avendo un buon successo. Nulla di simile è al momento operativo nella città dei due galli, che pure fu interessata molti anni or sono da una sorta di sistema antesignano: il bike sharing, introdotto nel 2005, ai tempi della giunta Mucci, e abbandonato dopo qualche anno.
I rischi per l’incolumità
«Il servizio non aveva funzionato perché Gallarate ha una fisiologia particolare, si preferisce spostarsi con la bici di proprietà», dice Giovanni Pignataro, capogruppo dem in consiglio comunale, da sempre impegnato sui temi della viabilità.
Un precedente storico che non è di buon auspicio, e non è l’unica complicazione. Servirebbero stazioni apposite dove prelevare i mezzi, ma mancherebbe probabilmente un’utenza tale da giustificare una loro apertura: «Gallarate non è come Milano, dove noleggiando il monopattino vai magari dal Duomo a San Siro e giustifichi la copertura di lunghi tratti e la presenza di stazioni», riporta ancora Pignataro.
Altro rilievo: i monopattini oggi sfrecciano tranquillamente sia sui marciapiedi che sulle strade, affiancando spesso automobili in transito ed esponendo chi li utilizza a rischi per la propria incolumità. «Il problema non è tanto quello dei noleggi che non ci sono, quanto la necessità di una pianificazione delle piste ciclabili. Se devo fare un elenco delle priorità, direi che viene prima la loro realizzazione, poi eventualmente il noleggio con mezzi che offrono servizi ecologici utilizzabili e sicuri», conclude l’esponente dem.
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