LA SENTENZA
Morì a 2 anni: ospedale condannato
Nikolas era affetto da sindrome di Dravet. Risarcimento di più di mezzo milione di euro

Non si può mandare in carcere un ospedale: con queste parole venne archiviato il fascicolo di Nikolas Di Stefano, il bimbo morto al Sant’Antonio Abate a soli due anni, dopo l’ennesima crisi epilettica dovuta alla sindrome di Dravet, di cui soffriva.
Una responsabilità penale personale in capo ai medici che si occuparono del bimbo non venne trovata.
Ma che l’ospedale avesse pesanti responsabilità nella disgrazia del 5 febbraio 2011 da ieri mattina, martedì 29 gennaio, è fuori di dubbio: il giudice civile Martina Arrivi ha condannato il Sant’Antonio Abate al risarcimento dei genitori e della sorellina, stabilendo 243.565 euro per la mamma e altrettanti per il papà e 43.300 euro per la bambina.
È stata una battaglia lunga quella condotta dall’avvocato della famiglia Di Stefano, Ermanno Talamone. E i genitori di Nikolas sono i primi a riconoscerlo: «Siamo arrivati a questo risultato grazie a un avvocato scrupoloso e paziente, che ci ha sempre supportati. Abbiamo finalmente dimostrato che fu la leggerezza della struttura sanitaria a portarci via il nostro bimbo. Certo, la sentenza non ce lo restituirà ma è giusto che si sappia come andarono le cose».
Nella sentenza si legge che il personale sanitario «ha agito in modo negligente, non ottemperando alle buone prassi e alle regole cautelari prescritte dalla scienza medica in materia di sindrome di Dravet, che comporta l’insorgere di crisi epilettiche».
E infatti si parla di un’assai negligente gestione dello stato epilettico del bambino.
L’errore più grave?
Il giudice Arrivi lo individua nella richiesta degli esami ematici arrivata dopo un’ora e mezzo dall’accesso al pronto soccorso, i cui esiti non sono mai arrivati al reparto di Rianimazione in cui Nikolas era stato trasferito.
Ormai la glicemia era scesa a picco, a livelli pericolosi per il cuore, anche i valori del fegato erano preoccupanti. Sarebbe bastata la somministrazione di glucosio per ristabilire i parametri del bimbo, i sanitari lo compresero troppo tardi.
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