LA TRAGEDIA
Gallarate, morto con tuta alare: «Papà era speciale»
Rodolfo Fiorito ricorda il padre Alessandro

«Mio padre era un uomo speciale, lo amavamo tutti. Mi mancherà lui, mi mancheranno i momenti passati insieme e quelli che non avverranno mai». A parlare è Rodolfo, il figlio di Alessandro Fiorito, paracadutista e comandante di aerei morto a causa di un incidente in volo con la tuta alare mercoledì mattina nella zona di Lecco. Il funerale sarà celebrato sabato mattina a San Maurizio Canavese in Piemonte. Dove il 62enne era nato.
«Tutti gli volevano bene, era la persona più gentile del mondo ed era circondato soltanto da gente che gli voleva bene», sottolinea il figlio 18enne. Il quale ha appreso la notizia della morte del padre mentre era a scuola, un’ora dopo la tragedia. «Mi chiamava Dodino, ogni momento con lui era speciale», aggiunge con infinita tenerezza nel cuore, ripensando agli ultimi momenti: «Ci eravamo visti prima che partisse per Lecco. Mi aveva portato un quaderno a scuola. Avremmo dovuto passare la sera insieme, avevamo appuntamento a cena».
Del resto il comandante Fiorito aveva un vita pienissima e, a causa del suo lavoro (l’ultimo impiego è stato a Cargolux), spesso accadeva che fosse da qualche altra parte del mondo. «La morte di mio padre non ha nessun senso: era una paracadutista esperto - prosegue il ragazzo -. Si lanciava da una vita, da quando aveva la mia età. Impossibile capire cosa sia accaduto». Tra l’altro, il pilota conosceva quel posto: ci era stato in altre occasioni. E sempre da lì si era lanciato con la sua tuta alare, che altro non è che un paracadute.
LA TRAGEDIA
Anche mercoledì mattina Alessandro Fiorito, partito da Gallarate, si era recato nella zona di Lecco. Parcheggiata l’auto, aveva percorso un tratto a piedi per arrivare alla parete del Forcellino, aveva indossato la tuta alare e si era lanciato in direzione del lago dal Profilo di Napoleone, al limite occidentale dei Piani Resinelli. Ma qualcosa è andato storto: il 62enne si è avvitato su stesso precipitando al suolo da 300 metri. Inutili i soccorsi, i medici hanno solo potuto constatare il decesso.
Una tragedia. «Siamo tutti molto tristi», conclude il figlio. «Io sono circondato da persone che mi vogliono bene e gli volevano bene, i colleghi del Foph a Cargolux Italia dove aveva lavorato negli ultimi 12 anni». La carriera di Fiorito era lunga, era stato comandante di B777 per Qatar Airways e prima comandante istruttore e controllore dei B757, B767 e B777 alla Air Europe. «Ci piacerebbe ricordare mio padre anche a Gallarate, dove era molto conosciuto e amato». Il preside e l’istituto scolastico dove Rodolfo studia si sono immediatamente mobilitati per sostenere il giovane e la famiglia.
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