FINANZE E SOCIALE
Gallarate, povertà: 500 aiutati dal Comune
Destinatari dei contributi economici. Emerge dal report sul Sociale. Pesa anche la tutela dei minori

Quasi 500 persone che confidano nel contributo economico del Comune per far fronte alla povertà. Il dato delle difficoltà dei gallaratesi post-Covid emerge dal report allegato al conto consuntivo del Comune relativo allo scorso anno che sarà vagliato questa sera dal consiglio comunale.
Secondo il documento nel 2022 sono stati per la precisione 481 gli utenti in condizione di povertà inseriti tra i destinatari di contributi economici da parte dei Servizi sociali. E da quel report viene a galla, inoltre, un altro elemento. Pre-Covid, parliamo del 2019, erano 62 le famiglie con minori seguite dagli operatori del Comune, mentre tre anni dopo quel dato è salito a quota 902.
Nelle tabelle anche il numero dei bambini e dei ragazzini che vengono allontanati dai genitori e inseriti in una delle strutture dedicate all’infanzia: erano 35 nel 2019 e sono diventati 43 nel 2022.
Sono passati pochi giorni da che la situazione delicata legata alla tutela dei minori in capo agli enti locali è emersa nella vicina Busto Arsizio. Il problema riguarda sia le città grandi, come appunto Busto o Gallarate, sia i piccoli paesi: di recente anche l’Amministrazione di Cairate, per fronteggiare le spese irrinunciabili del sociale, ha preso la dolorosa scelta di tagliare i contributi alle associazioni pur di liberare risorse preziose.
Il documento allegato al conto consuntivo al vaglio del consiglio comunale di questa sera evidenzia la delicatezza della situazione a Gallarate. «Risultano particolarmente onerosi per l’ente tutti gli interventi nell’ambito della tutela minori, in particolare gli inserimenti in comunità di minori affidati», si legge nel report con cui il Comune ha dovuto rendere conto del fatto che la spesa per il sociale è in linea con le aspettative. Mentre il livello dei servizi è risultato inferiore a quello di riferimento.
L’Amministrazione del sindaco Andrea Cassani sulla situazione tiene un profilo basso, eppure nei mesi scorsi ha già impostato una revisione generale del sistema di accesso ai Servizi sociali che l’assessore al Bilancio, Corrado Canziani, allora aveva indicato come la risposta alla necessità di allargare la platea dei beneficiari degli aiuti, per distribuire su più persone possibile l’intervento comunale. Una posizione che ha indicato la necessità di valutare bene come procedere anche alla luce delle spese dedicate all’infanzia in difficoltà a cui non si può rinunciare.
Il report reso pubblico nelle scorse settimane dice che tra il 2019 e il 2022 sono diminuiti invece anziani e disabili inseriti in strutture dedicate seguiti dal Comune: da 128 a 89 i disabili assistiti in struttura e da 68 a 57 gli anziani. Il sostegno alla disabilità ha visto crescere invece in maniera significativa gli interventi diversi dal ricovero, passati da 43 a 222 a distanza di quattro anni.
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