LA POLEMICA
Gallarate, Remigration: Dazieri boicotta il Condominio. Cassani: «Ce ne faremo una ragione»
L’annuncio dello scrittore sui Social: non sarà giovedì 22 maggio al Festival del Libro se non si troverà un’altra sede. La risposta del sindaco

Lo scrittore Sandrone Dazieri, noto per le sue prese di posizione sulla politica, ha annunciato che non parteciperà giovedì 22 maggio al Festival del libro di Gallarate se l’incontro viene confermato al Teatro Condominio, dove sabato 17 maggio si è tenuto il Remigration Summit. Ecco il messaggio che ha postato oggi, martedì 18 maggio, sui social: «Carissimi amici, giovedì è prevista la mia partecipazione al Festival del libro di Gallarate. Purtroppo l’incontro è stato fissato al Teatro Condominio Vittorio Gassman, proprio quello dove, sabato scorso, sono stati ospitati i neonazisti europei che deliravano sulla deportazione dei migranti e la sostituzione etnica. Per questo chiedo all’organizzazione del Festival (che non c’entra nulla nè col teatro nè con i nazi) di trovare un’altra sede per l’incontro o di annullarla». Una nuova polemica insomma legata al Remigration.
LA RISPOSTA DI CASSANI
Il sindaco Andrea Cassani ha risposto via Social: «Mi fanno presente che alla ridda di sedicenti maître à penser che cercano visibilità sulla scorta della Remigration Summit si è aggiunto uno scrittore, ex attivista del Leoncavallo che, come leggo da Wikipedia, in passato “è stato arrestato e incarcerato per un breve periodo, anche se verrà in seguito prosciolto. [...] Primo dei processi che lo vedranno imputato nei dieci anni a seguire per reati che vanno dall’occupazione alla manifestazione illecita”».
«Questo scrittore e attivista - aggiunge il sindaco - italiano si chiama Sandro Dazieri e su internet si trovano riferimenti al fatto che abbia, tra le varie sue vicende politiche, preso le difese dell'ex terrorista Cesare Battisti che, ricordiamolo, è stato condannato per quattro omicidi. Questo scrittore sarebbe dovuto venire giovedì a Gallarate, al Teatro Condominio "Vittorio Gassman" a presentare il suo nuovo libro "Uccidi i ricchi" all’interno di un festival letterario organizzato dal nostro sistema bibliotecario. Bene. Ora questo Dazieri ritiene di non voler venire a presentare il suo libro, se non in una sede differente dal teatro. Ovviamente non ci prestiamo a questa assurda richiesta e non abbiamo intenzione di accordare l’utilizzo di altre sale pubbliche differenti».
«Spiace - conclude Cassani - perché la pluralità culturale che offre questa Amministrazione non ha condizionamenti politici e il fatto che un autore così politicamente schierato fosse stato invitato, mettendo a sua disposizione "gratuitamente" un teatro, lo dimostra. Ce ne faremo una ragione».
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