IL CASO
Rimasti a piedi 700 oratoriani
Amsc non ha i bus adatti, cancellato il venerdì in piscina
Niente pullman, di conseguenza niente piscina per 700 tra bambini e ragazzi dei quattro oratori della comunità pastorale San Cristoforo. Una notizia, quella comunicata ieri, che crea malcontento e dà il via a un turbinio di lamentele da parte di alcuni genitori. Insomma, la prima settimana dell’oratorio feriale non si conclude nel migliore dei modi a Gallarate.
SALTA LA NUOTATA
Ieri mattina. Oratorio dei Ronchi. Appare un cartello con questo avviso: «La piscina di domani è annullata. A causa della cessazione del servizio estivo di trasporto di Amsc per gli oratori, e della mancanza di alternative, non riusciremo a trasportare i ragazzi». Sicché salta la nuotata del venerdì nelle vasche scoperte di Moriggia. «Ci hanno comunicato che, per problemi di permessi, i pullman non possono più circolare oltre le linee urbane cittadine», spiega poi don Luca Corbetta, vicario parrocchiale della comunità pastorale San Cristoforo.
«L’accordo con la piscina di Moriggia per far entrare i ragazzi c’è, ma a oggi non possiamo raggiungerla perché non abbiamo i mezzi». Così gli oratoriani del centro, dei Ronchi, di Cedrate e dello Sciarè oggi non possono fare il tanto atteso tuffo. La situazione non è uguale per tutti, perché alcuni oratori gallaratesi si sono organizzati con le società di trasporto private. «Noi invece ci siamo sempre affidati ad Amsc e ora dobbiamo trovare una soluzione», continua don Luca. «Da valutare non c’è solamente il costo, ma anche la disponibilità dei mezzi». Il venerdì infatti è una giornata ovunque gettonata per le gite. E i numeri non aiutano: «Dobbiamo pensare al trasporto di 700 ragazzi». Ma l’anno scorso? Per raggiungere la struttura di via Croce venivano utilizzati i bus arancioni della multiservizi.
UN EURO AL GIORNO
Sul problema interviene anche il sindaco Andrea Cassani, che ora ha la delega alle Partecipate, precisando: «Il comune ha assicurato agli oratori gli stessi contributi dell’anno scorso e il costo della piscina per gli oratori è rimasto invariato».
Quindi cos’è cambiato? «Amsc non ha le autorizzazioni richieste per trasportare i ragazzi in quanto ha pullman di linea con i quali non si può effettuare quel tipo di trasporto», spiega Cassani. «La non disponibilità al trasporto era stata già comunicata agli oratori nel mese di maggio». Sulla questione costi, il primo cittadino, in base ai dati forniti dal responsabile gallaratese degli oratori don Mirco Motta, fa sapere che «pagavano 150 euro ad Amsc per trasportare 100 bambini, adesso un operatore privato contattato dal don ne chiede 250». Una differenza pari a un euro in più a settimana a bambino. «Non credo sia una cifra proibitiva», continua Cassani. «Tra l’altro gli oratori potrebbero pagare con il contributo che il Comune ha erogato loro». Inoltre: «Sono anche venuto a sapere che qualche oratorio faceva pagare ai bambini 2 euro a settimana per la piscina e altri invece non facevano pagare gli extra. Penso che tutta questa polemica sia strumentale e messa in scena da qualche oratoriano aspirante politico».
Non è da sottovalutare anche un altro tema: «Io credo che i bambini debbano fare spostamenti su pullman adeguati, con i sedili, che Amsc non può fornire e non sui bus di linea. Questo anche per la loro sicurezza. Se poi la sicurezza dei bambini per qualcuno vale meno di un euro al giorno, non so che farci».
E PRIMA?
Sorge spontanea una domanda. Cioè: negli anni scorsi come mai i bus arancioni venivano utilizzati per accompagnare i ragazzi in piscina? I due gran turismo acquistati nel 2004 sono stati venduti da Amsc nel 2016. Questo vuol dire che nei due anni successivi i pullman urbani sono stati messi lo stesso a disposizione degli oratori. Ma l’amministratore unico di Amsc, Maurizio Zenoni, è categorico: «Il problema era già emerso in questi ultimi mesi. Perché, come confermato anche dal capo servizio, non abbiamo i permessi per garantire questo servizio».
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