L’AGGRESSIONE
Sacrestano picchiato da un bruto
Pregiudicato assale il cinquantenne e lo scaraventa a terra, ferendolo. Prognosi di 20 giorni

Sabato pomeriggio di terrore quello di ieri, 17 agosto: il sacrestano della Basilica di Gallarate è stato aggredito.
Il cinquantenne, Deodatus Nduwimana, nato in Burundi ma cittadino italiano, da oltre vent’anni è sacrista di Santa Maria Assunta: è stato dimesso dall’ospedale per le lesioni a una spalla che ha battuto dopo essere stato scaraventato all’improvviso sulla strada.
È successo prima delle ore 15, quando un pregiudicato, volto noto alle forze dell’ordine, ha aggredito il sagrestano che in corso Italia stava aprendo la Basilica da un cancello laterale.
L’aggressore era seduto sui gradini della Basilica quando ha visto l’uomo recarsi verso la porta laterale e lo ha seguito. E lo aggredito per poi spingerlo a terra.
Il motivo resta ignoto: secondo la prima ricostruzione il pregiudicato, che già in passato se l’era presa senza motivo col sacrista, avrebbe agito in preda a un raptus e non è escluso che potesse essere sotto l’effetto di stupefacenti.
Del resto si tratta di una persona violenta e nota alle forze dell’ordine, tanto da aver anche sfasciato il Pronto soccorso in passato.
Altra ipotesi è che il bruto fosse animato da sentimenti razzisti ma questo lo si potrà accertare solo dopo l’eventuale denuncia della sua vittima.
Nessuno è riuscito a intervenire per difendere il sacrestano proprio perché l’aggressione è avvenuta in pochi istanti e i passanti non hanno potuto fare altro che chiamare i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti del Commissariato di via Ragazzi del ‘99 e l’equipe dell’Areu che ha caricato sull’ambulanza il sagrestano per portarlo al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Qui i medici lo hanno medicato per poi dimetterlo nella stessa serata di sabato: la prognosi è inferiore ai 20 giorni ma il sacrista dovrà comunque sottoporsi a ulteriori visite mediche.
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