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Gallarate, sopralluogo di Galli
«Qui un ottimo lavoro per la cultura»

«Mi compiaccio con l’amministrazione per la grande sensibilità culturale». Così ha dichiarato Stefano Bruno Galli, assessore regionale alla Cultura, durante la sua visita di ieri al Teatro del Popolo. Ora diventato una sede del Conservatorio Puccini (divenuto statale dal 9 settembre).
Galli ha elogiato inoltre «l’operazione della nuova biblioteca, che certifica la sensibilità della giunta Cassani». Prosegue inoltre ricordando che «solo facendo leva su teatri, conservatori, cinema e musei è possibile ricostruire la società disgregata».
Ad accompagnare l’assessore regionale il sindaco Andrea Cassani, gli assessori Massimo Palazzi, Claudia Mazzetti e Sandro Rech, e il direttore del Puccini Carlo Balzaretti.
«Il teatro del Popolo era gestito dalla stessa società che dirige il Condominio, non senza difficoltà», la sottolineatura di Cassani. «Coincidenza astrale vuole che il Puccini abbia riacquisito con la direzione del maestro Balzaretti il vigore che da anni non aveva più. Aveva dunque bisogno di nuovi spazi».
Il teatro sarà usato dal Conservatorio per l’attività didattica legata alla concertistica, nonché per fornire spettacoli gratuiti alla cittadinanza. Due gli obiettivi, spiegati da Palazzi: «Dotare il conservatorio di una struttura adatta per la valutazione Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica ndr) e integrare il Conservatorio in una struttura sociale: abbiamo un’eccellenza, è giusto che la comunità la veda».
Conclude Balzaretti: «Abbiamo avuto 120 domande di ammissione, ci permetteranno di aprire nuove classi. Dovremmo arrivare sui 260/270 ragazzi. Ora avremo bisogno della sensibilità della regione per consolidare gli organici».
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