TENSIONI
Gallarate, turbolenze in maggioranza
Bloccato il comunicato in difesa del sindaco dopo gli attacchi di Zambon (Pd)

Le dimissioni di Anna Zambon (Partito Democratico) creano scompiglio - e forse qualche cosa di più - in maggioranza nella giornata di oggi, venerdì 5 luglio. Dopo le dichiarazioni rilasciate dalla segretaria cittadina dei dem (che attaccava direttamente il sindaco Andrea Cassani per il suo atteggiamento), alcuni esponenti della giunta di centrodestra (si vocifera l’assessore all’Istruzione, Claudia Mazzetti e l’assessore ai Servizi generali, Stefania Picchetti), hanno deciso di preparare un comunicati in difesa del sindaco. Fin qui tutto bene e comprensibile. Peccato che, nel corso della giornata, il comunicato sia stato bloccato da Forza Italia e da Fratelli d’Italia che hanno deciso di non condividere quanto scritto. Ma si sa nulla, o forse poco, resta segreto e così la nota è trapelata al di fuori delle stanze (e dalle chat) della politica. E, forse anche per questo, alla fine il comunicato (con qualche correzione ed aggiunta) è stato inviato solo dalla Lega.
IL COMUNICATO BLOCCATO
Come si legge nel testo, le dimissioni dell’ormai ex consigliera Zambon vengono definite come «quanto meno strumentali e funzionali a chissà quale altro incarico» anche perché il «presunto« atteggiamento del sindaco «non può e non deve» costituire il pretesto per giustificare scelte personali. «Come al solito - prosegue la nota le opposizioni di sinistra si permettono di fare la morale a tutti ignorando però che sono loro stessi quelli che in modo arrogante utilizzano termini o similitudini offensive nei confronti del sindaco». E qui il riferimento è a termini come “piccolo Orban”, “dittatore” e “sceriffo” ma anche al paragone tra il programma dei lavori pubblici del 2024 alla pubblicità ingannevole della Ferragni. Epiteti e definizioni «non meno gravi» rispetto a quello che evidenziano le opposizioni che però, per i componenti della giunta che hanno scritto il comunicato «che non rispecchiano affatto il valore del sindaco». I primi firmatari della nota hanno evidenziato da un lato l’apertura al dialogo di Cassani («con noi sempre disponibile al confronto, un confronto che, molto spesso, parte proprio da lui») mentre le opposizioni non hanno sfruttato le possibilità offerte dall’amministrazione (« quando sono stati chiesti pareri e idee da presentare nell’ambito del Pnrr ulla è pervenuto»). E poi: «Gridare o attaccare sul piano personale - si legge - fa purtroppo presupporre che non possano esserci, da parte della minoranza, validi argomenti politici sui quali fondare le critiche al lavoro svolto dall’amministrazione Cassani».
SCREZI IN MAGGIORANZA?
Se ieri in conferenza stampa Pd, lista Silvestrini, Città è Vita e anche Obiettivo comune Gallarate, si sono schierati al fianco di Anna Zambon dimostrando il loro sostegno, lo stesso gesto non è andato in scena oggi all’interno della maggioranza. Forza Italia (che in giunta schiera il vicesindaco ed assessore alle Attività economiche, Rocco Longobardi) e Fratelli d’Italia (rappresentati dall’assessore alla sicurezza, Germano Dall’Igna) non hanno “votato” a favore e così, senza unanimità quel testo non è stato divulgato. Una decisione che, per chi ha seguito le vicende politiche degli ultimi mesi, non è molto difficile da capire. Da una parte ci sono i forzisti spesso finiti nel mirino del capo della giunta che, in più di un’occasione ha minacciato un rimpasto di giunta per sostituire Longobardi. Ci sono poi i meloniani che, quando sotto attacco è finito l’assessore Dall’Igna, non hanno ricevuto (almeno così apertamente) il sostegno dei compagni di squadra. Per qualcuno questa mancanza di sostegno può anche essere letta in un altro modo e per questo potrebbe - indirettamente - essere un messaggio dai due schieramenti per il sindaco. Forse, dicevamo, quell’atteggiamento evidenziato da Zambon (ma anche da altri esponenti delle minoranze) è stato notato anche da altri componenti della maggioranza che, per questo, non se la sono sentiti di fare fronte comune al fianco di Cassani. E così, alla fine, solo la Lega ha inviato la sua nota di difesa.
IL COMUNICATO ORIGINALE
Qui di seguito la nota originaria completa.
«Dopo aver letto le esternazioni di questi ultimi giorni da parte degli esponenti dell’opposizione, culminate con le preannunciate dimissioni della consigliera Zambon (PD), la Giunta Cassani ritiene doveroso esprimere la propria posizione.
Le dimissioni della consigliera Zambon appaiono all’esecutivo quanto meno strumentali e funzionali a chissà quale altro incarico. Il presunto atteggiamento del Sindaco non può e non deve costituire il pretesto per giustificare scelte personali.
Come al solito, le opposizioni di sinistra si permettono di fare la morale a tutti ignorando però che sono loro stessi quelli che in modo arrogante utilizzano termini o similitudini offensive nei confronti del Sindaco.
La descrizione che viene fatta del Primo Cittadino da parte dell’opposizione, utilizzando termini offensivi – passa dal paragone al “piccolo Orban”, al “dittatore” e finanche allo “sceriffo” -, senza dimenticare poi quando un consigliere di opposizione parlando del programma dei lavori pubblici del 2024, lo paragona alla pubblicità ingannevole della Ferragni. Epiteti e definizioni non meno gravi rispetto a ciò di cui loro si lamentano e soprattutto similitudini che non rispecchiano affatto il valore del sindaco.
Come membri di giunta possiamo dire che ogni questione viene affrontata insieme, con spirito di gruppo ed ognuno di noi apporta le proprie idee e competenze, in un’ottica di costante collaborazione. Andrea Cassani, impegnato ogni giorno a tempo pieno per amministrare al meglio la città di Gallarate, è un Sindaco con noi sempre disponibile al confronto, un confronto che, molto spesso, parte proprio da lui. Vogliamo ricordare che ha portato nelle casse di questa amministrazione circa 47 milioni di euro di fondi, tra bandi e PNRR, che hanno visto realizzare – o lo vedranno – diversi progetti.
Se parliamo di confronto e di apertura comunicativa, riteniamo che in questo vengano costantemente coinvolte anche le opposizioni, nelle varie Commissioni ed ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Proprio le opposizioni, però, sul tema del dialogo, si dimenticano, per esempio, di quando sono stati chiesti pareri e idee da presentare nell’ambito del PNRR - un’opportunità storica per l’intero Paese – e nulla è pervenuto. Questo è solo un esempio, ce ne potrebbero essere molti altri, perché, purtroppo, riteniamo che sui temi importanti che riguardano la Città, dalle opposizioni non pervengono mai proposte da poter essere affrontate in un’ottica costruttiva.
La tendenza delle opposizioni di dolersi passivamente senza poi far nulla nel concreto culmina nel pericoloso ed inaccettabile fenomeno della divulgazione di dati inesatti o mal interpretati, come da ultimo avvenuto in tema di sicurezza stradale.
Come soggetti di questo esecutivo riteniamo che, come è compito nostro quello di portare a termine un programma elettorale per il quale il nostro Sindaco è stato eletto, peraltro, con un ampio consenso, è altrettanto vero che il compito delle opposizioni dovrebbe essere quello di collaborare e non di fare disinformazione, se tutte le forze politiche partono davvero da un concetto comune: il bene per la Città di Gallarate.
Gridare o attaccare sul piano personale, fa purtroppo presupporre che non possano esserci, da parte della minoranza, validi argomenti politici sui quali fondare le critiche al lavoro svolto dall’Amministrazione Cassani.
Concludendo, le continue offese rivolte al Primo Cittadino è evidente come non sia affatto fondate ma mosse esclusivamente da livore personale di alcuni appartenenti alla minoranza che non trovano affatto d’accordo né noi né la maggioranza dei gallaratesi e che non rendono assolutamente merito a quanto il Sindaco e la maggioranza tutta, sta facendo e farà per Gallarate».
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