IL RIMPASTO
Una giunta ringiovanita
Ai tre assessori civici affidati settori nevralgici per competenza

Con i quattro nuovi ingressi ufficializzati mercoledì la giunta Cassani abbassa la sua età media. Si può, dunque, dire che in linea con il trend politico italiano ed europeo quella di Gallarate si conferma come l’amministrazione dei trenta-quarantenni. Ora anche meno partitica e più tecnica. In pratica, il monocolore della Lega è escluso soltanto dalla presenza di un assessore di Fratelli d’Italia, Francesca Caruso (Sicurezza), alla quale è conferito il ruolo di vicesindaco proprio per riequilibrare un po’ lo scompenso dell’uscita di Forza Italia dall’esecutivo. Non a caso per i forzisti, garantendo la loro fedele permanenza in maggioranza, l’unico punto rivendicato negli ultimi giorni di confronto era evitare che il numero due del primo cittadino leghista fosse un altro leghista. Di fronte alla prospettiva di un sindaco sempre più autonomo nelle decisioni e rafforzato in ciò anche dagli innesti civici in settori nevralgici. Ma vediamo chi sono i neoassessori.
IL DIRIGENTE
L'area centrale di ogni esecutivo è quella legata ai soldi. Dai freddi conti passa la possibilità o l’impossibilità di ogni scelta politica. Ebbene, il Bilancio è affidato al quarantottenne Stefano Robiati che, laureato in Economia e commercio, di professione fa il dirigente dell’area Risorse finanziarie e strumentali alla Camera di Commercio di Como-Lecco. Inoltre, è docente di corsi di formazione per il personale del sistema camerale e di corsi professionali autorizzati dalla Regione. Soprattutto, come rivelato in conferenza stampa, conosce bene perché ha avuto modo di lavorarci insieme il dirigente dei Servizi generali del Comune, Pietro La Placa, che è uno dei pilastri municipali in materia di finanze insieme con il responsabile d’area Michele Colombo. Di fatto, si torna idealmente nel solco operativo tracciato da Alberto Lovazzano durante il governo di centrosinistra. In tal senso le prime parole da assessore di Robiati sono significative: «Sono un dipendente pubblico dal 1997. Ho sempre creduto nella pubblica amministrazione. Il mio impegno è di natura tecnica. Non vedo l’ora di conoscere la struttura».
LA PSICOTERAPEUTA
Altra figura pienamente in linea con l’idea di Cassani di mettere le persone giuste al posto giusto è la trentasettenne Stefania Cribioli. Laureata in Psicologia dello sviluppo e della comunicazione a pieni voti, è psicoterapeuta su tre fronti: clinico, aziendale e sportivo. Le sono affidati i Servizi sociali. Ovvero, un ambito in merito al quale la Lega ha una visione precisa che nei tre anni di mandato ormai archiviati — sia con il ferrazziano Franco Liccati (primo titolare della delega e primo componente di questa amministrazione a dimettersi nel 2017) sia con il leghista Paolo Bonicalzi (ultimo dimissionario di questo nuovo rimpasto) — ha cercato fondamentalmente di ottimizzare le disponibilità finanziarie. Risparmi per il centrodestra, tagli per le opposizioni di centrosinistra. Dal canto suo la neodelegata è pronta all’impegno: «Per lavoro affronto le situazioni di disagio e trovo soluzioni operando sulle risorse personali». Proprio questo le è richiesto.
L’AVVOCATO
Quindi, c’è il quarantaquattrenne Massimo Giuseppe Palazzi. Laureato in Giurisprudenza, anch’egli a pieni voti, di professione avvocato e assistente universitario, è un consigliere della Società gallaratese degli Studi Patri, un collaboratore dei Licei di viale dei Tigli per i progetti di alternanza scuola-lavoro, uno storico con alle spalle 33 tra pubblicazioni e ricerche. Il sindaco, naturalmente, gli ha affidato Cultura e Istruzione. E lui ne è felicissimo: «Per me sono un’opportunità che deve essere valorizzata e condivisa. Mi accingo alla funzione pubblica con l’umiltà e il rispetto che si deve avere».
IL MILITANTE
Poi c’è l’unica nomina politica della tornata. Ed è una questione squisitamente leghista. Il militante trentenne Andrea Zibetti, laureando in Farmacia, è promosso da consigliere ad assessore ai Giovani, ai Bandi, alla Protezione civile e ad altri servizi comunali. «Questo incarico è una delle tappe del mio percorso iniziato tanti anni fa», afferma. «Mi impegno a occuparmi in modo attivo delle politiche giovanili». Inevitabile per chi si è avvicinato alla politica entrando nei Giovani Padani, è diventato segretario cittadino della Lega, è quindi entrato in consiglio comunale da under 30. Insomma, anche in tal caso l’uomo giusto al posto giusto
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