DOPO LA “TEMPESTA”
Gallarate, primi rimborsi per le vacanze saltate
Caso Esse Vacation: sanate 25 pratiche su 100. Ma c’è chi vuole comunque procedere con la denuncia

Caso Esse vacation, disposti i primi rimborsi per i clienti. La notizia circola nei canali social dei vacanzieri che lo scorso fine settimana non sono riusciti a partire per i viaggi che avevano prenotato con il tour operator che lavora online e ha sede a Gallarate. E trova riscontro da parte della società: «Al momento - conferma l’azienda finita al centro della bufera lo scorso venerdì, dopo le prime cancellazioni comunicate a chi doveva partire a ridosso di Ferragosto - sono stati attivati i rimborsi per 25 pratiche su cento relative alle partenze del 14».
EVITARE ALTRE TURBOLENZE
Questo non significa il ritorno alla normalità, attorno al marchio di corso Sempione. Lo sanno bene anche coloro che negli ultimi giorni stanno provando a gestire lo tsunami che si è abbattuto sull’operatore come effetto domino innescato dagli annullamenti. Tanto che la comunicazione dell’avvio dei rimborsi già predisposti è arrivata da parte dei referenti dell’azienda soltanto a titolo di conferma di quanto iniziava a circolare tra coloro che hanno visto cancellata all’ultimo la propria vacanza. Per scongiurare nuove turbolenze nei giorni a venire «c’è da verificare se gli alberghi manterranno attivi gli accordi» – andava coi piedi di piombo ieri il referente commerciale della Esse vacation, Maurizio Tenconi – dopo il grande spavento preso un po’ da tutti nel settore. Clienti prima di tutto, ma anche partner commerciali. A spaventarsi, da venerdì scorso, sono stati anche i dipendenti di corso Sempione, dopo l’assedio dei viaggiatori mancati sotto la sede dell’operatore. Una collaboratrice ha segnalato di essere stata spintonata con forza mentre usciva dal posto di lavoro, così l’ufficio, ad un certo punto, si è svuotato del personale. E intanto tra coloro che non sono partiti c’è chi, nonostante il rimborso comunicato da parte della società, intende procedere comunque con la denuncia. Altri si stanno muovendo per provare a fare fronte comune e unificare la strategia di richiesta di restituzione dei soldi versati per una vacanza che è stata annullata all’ultimo.
PROBLEMA COI FORNITORI
All’origine della cancellazione delle partenze avvenute a ridosso di Ferragosto – tra le settanta e il centinaio a quanto comunicato dalla società – ci sarebbe secondo l’azienda un problema con uno dei fornitori, una catena alberghiera che funziona da broker. Ad esso sarebbero legati gli annullamenti del fine settimana precedente al 15. Chiaro però che da allora il tam tam che si è generato ha innescato una situazione più complessa, con altri annullamenti disposti nei primi giorni di questa settimana e l’incertezza degli aspiranti vacanzieri.
I clienti – alcuni dei quali si sono già rivolti alle forze dell’ordine per fare chiarezza su quanto accaduto – sono di tutta Italia. Tra loro anche alcuni varesini, ma l’attività di vendita di pacchetti turistici quasi esclusivamente online fa sì che la geografia degli scontenti copra l’intero Stivale. Nei giorni scorsi alcuni erano venuti a Gallarate da Milano e Torino per chiedere spiegazioni e domandare risarcimenti per il viaggio non fatto. Diverse anche le mete dei viaggi saltati, da Sharm a Mykonos.
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