GALLARATE
Ripartono le visite agli anziani
In tre case di riposo consentiti gli incontri

Le case di riposo di Gallarate riaprono. Una notizia attesa dai parenti che, da quando è scoppiata la pandemia, hanno potuto vedere i propri cari solo tramite videochiamate o attraverso un vetro. Per poter accedere alle strutture però, devono essere osservate una serie di prescrizioni arrivate dal ministero della salute. Nuove modalità e criteri di accesso che per i familiari rappresentano un grande passo in avanti verso quella normalità più volte invocata e tanto sperata. In base alla nuova ordinanza potranno ricevere visite solo gli ospiti vaccinati o che siano guariti da covid-19 negli ultimi sei mesi. I visitatori invece dovranno essere in possesso di Certificazione Verde Covid-19, ovvero: aver ricevuto le due dosi del vaccino, o avere il referto dell’esito negativo del tampone (molecolare o rapido), effettuato nelle ultime 48 ore o il certificato medico che attesti la guarigione da Covid-19 negli ultimi sei mesi.
Al Bellora le visite inizieranno settimana prossima, da lunedì 17 maggio a venerdì 21 maggio, su appuntamento, con prenotazione. Resta invariata anche la durata dell’incontro (massimo 30 minuti). In alternativa gli incontri si svolgeranno con le modalità sino ad oggi utilizzate (ovvero attraverso la vetrata). Anche il Melo è pronto a riaprire le sue porte ai familiari degli ospiti e per l’occasione è uscito anche il libro “Respiri” «scritto dagli operatori che in Rsa hanno vissuto un pezzetto di inferno sulla terra, un libro per dare voce a tutte le persone anziane che hanno combattuto: a quelle che se ne sono andate e a quelle che sono sopravvissute».
Per il Camelot invece le visite in struttura non sono del tutto una novità. «Nel massimo rispetto delle norme e per gli ospiti con una situazione clinica particolare, abbiamo cercato di agevolare gli incontri» afferma la responsabile della struttura e responsabile Covid della Rsa Marusca Bianco «è iniziata la fase di riorganizzazione degli spazi e delle visite, stiamo montando i gazebo nel parco e il personale sta contattando i familiari. Inoltre da noi è possibile fare il tampone, così agevoliamo i parenti».
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