TRUFFA ONLINE
Vuole un cane, viene ingannato: vittima un gallaratese
Una donna siciliana, falsa venditrice, è stata denunciata

Escogita una truffa online per la vendita di un cagnolino, ma viene scoperta e quindi denunciata. Si tratta di una donna siciliana, già nota per precedenti simili.
E’ successo in Ossola, con vittima un gallaratese. I fatti risalgono alla fine di novembre quando l’uomo si trovava in vacanza a Crodo e accorgendosi di essere stato raggirato, ha denunciato il fatto ai militari della locale stazione dei carabinieri. Ma veniamo ai fatti.
Il gallaratese aveva preso contatti con la presunta venditrice per acquistare un cane di piccola taglia, della razza barboncino toy mini, dopo aver visto un annuncio su un sito di animali. Senonché si è poi accorto, dopo aver provveduto al pagamento della cifra contrattata, che l’acquisto non avrebbe riguardato il cagnolino desiderato, bensì un cane di taglia più grande (barboncino toy).
Ha quindi ricontattato la venditrice, chiedendo chiarimenti ma la donna ha affermato di essere stata chiara durante la trattativa e gli ha proposto di effettuargli un rimborso, sebbene di una cifra minore rispetto a quella pagata, chiedendo di creare una carta virtuale di pagamento bancario attraverso la quale effettuare un bonifico inverso in favore di un ulteriore diverso intestatario.
Resosi conto che si stava trattando realmente di una truffa, l’uomo ha fatto bloccare la propria carta di credito dal suo istituto bancario e si è recato in caserma per sporgere denuncia.
Gli uomini dell’Arma hanno svolto accertamenti ed indagini sia sui vari conti correnti che la truffatrice ha fornito per ottenere gli importi, sia sull’utenza telefonica utilizzata per scambiare i messaggi con l’acquirente. Sono quindi risaliti al vero nome del falso venditore, una donna residente in Sicilia, che dagli archivi delle forze di polizia è risultata già precedentemente segnalata per aver compiuto azioni simili. La donna è stata denunciata per i reati di truffa e sostituzione di persona, perché al fine di trarre un vantaggio, si attribuiva un nome falso.
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