L’INDAGINE
Gang sudamericana catturata a Varese
Rissa e tentato omicidio a Milano: esponenti del Ms13 si nascondevano tra il capoluogo e Busto Arsizio

Si nascondevano tra Varese e Busto Arsizio i quattro sudamericani arrestati a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Milano su richiesta della Procura locale.
Sono tutti ritenuti responsabili di tentato omicidio e rissa aggravata per un fatto avvenuto la notte del 3 giugno scorso, a Milano, nei pressi della discoteca El Besito.
Lo ha comunicato la Questura di Milano.
L’aggressione, secondo quanto riferito, avvenne ai danni di un minorenne di origini sudamericane, per motivi riconducibili “alle dinamiche di controllo del territorio tipiche delle bande di strada salvadoregne e in particolare a quella denominata Ms13.
Gli arrestati sono un venticinquenne dell’Honduras e tre salvadoregni di 20, 26 e 38 anni. L’unico con un precedente per ricettazione è il ventiseienne, trovato a casa di un’amica, a Varese, che è anche l’unico a dover rispondere di tentato omicidio avendo sferrato i colpi con un punteruolo al connazionale (che al momento dell’aggressione aveva 17 anni).
Gli altri sono accusati di rissa aggravata dall’uso di armi. Il ventiseienne ha tatuato il numero 13 della MS13 sulle clavicole, mentre l’altro affiliato alla gang è il trentottenne, pure “pescato” a Varese.
I più giovani, che si nascondevano a Busto Arsizio, sono ritenuti fiancheggiatori.
Una telecamera del Comune di Milano, all’angolo tra via Toffetti e via Gaggia, ha ripreso perfettamente il momento dell’aggressione: il ragazzo viene spinto a terra e preso a calci dai tre, il quarto lo colpisce almeno quattro volte con l’arma a punta che gli ha perforato il polmone.
«Il ferito ha rischiato senza dubbio di morire - ha spiegato il capo della Mobile milanese, Lorenzo Bucossi -. In ospedale hanno dovuto drenargli mezzo litro di sangue dai polmoni. Ora si è ripreso ma i medici non possono ancora dire che tipo di ripercussioni avrà.”
Gli aggressori e la vittima facevano parte di due gruppi distinti che il 3 giugno scorso hanno partecipato a uno schiuma party nella discoteca El Besito.
Durante la serata c’è stato uno scambio di sguardi o di apprezzamenti nei confronti di una ragazza del gruppo degli aggressori.
All’uscita del locale, attorno alle 5, i due gruppi formati da otto-dieci persone si sono trovati in strada mentre andavano verso la metro Porto di Mare, ed è scattata la rissa. Il ventiseienne, al momento dell’arresto, aveva un coltello che però non sarebbe quello dell’aggressione.
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