LA SENTENZA
Gasolio annacquato: assoluzione
Nessuna frode in commercio del benzinaio: un temporale il “colpevole”

Nessuna frode in commercio. Nessun dolo. Quello che avvenne nell’estate del 2014 in un distributore della Valle Olona fu un incidente: la sera del 9 agosto, a causa di un forte temporale, entrò acqua in uno dei serbatoi del gasolio e per questo nove automobilisti finirono in panne il giorno dopo, dopo aver fatto rifornimento con il self service.
Questa la conclusione del processo al titolare dell’impianto, difeso dall’avvocato Gianluca Franchi, davanti al giudice monocratico Orazio Muscato, il presidente della Sezione penale del Tribunale di Varese. Anche la Procura - in aula il viceprocuratore onorario Marco Brunoldi - ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, assoluzione stabilita subito dopo dalla sentenza del giudice, con formula piena e «perché il fatto non sussiste».
Quattro anni fa nove automobilisti comprarono gasolio nel distributore usando il sistema automatico, dato che era domenica e nell’impianto non era presente personale. E poi quei nove, dopo aver percorso poche centinaia di metri, si ritrovarono con la macchina in panne. A quel punto, comprensibilmente molto arrabbiati, i nove chiamarono la Guardia di Finanza. E in seguito, sulla base degli accertamenti dei militari, la Procura di Varese portò a processo il benzinaio, appunto con l’accusa di frode in commercio.
«Il processo è servito a chiarire la vicenda in tutti i suoi aspetti - dice l’avvocato Franchi - e siamo molto soddisfatti: tutti gli automobilisti sono stati risarciti proprio perché si trattò di un incidente e non ci fu alcun dolo, come abbiamo sempre sostenuto».
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