IL CALCIOSCOMMESSE
Gattuso indagato, silenzio a Gallarate
Nella città "adottiva" dell'ex calciatore vicini di casa e dipendenti della pescheria cadono dalle nuvole

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la mattina di martedì 17 dicembre la notizia del coinvolgimento di Rino Gattuso nel tumulto infinito del calcioscommesse.
Come noto l’ex milanista è un gallaratese ad honorem, possedendo diverse attività nel campo della ristorazione proprio nella città dei due galli, in società col celebre "re dei dolci" Andrea Bianchi.
I due, oltre alla già affermata "Ittica e Gastronomia Gattuso&Bianchi" di via Bettolino 17, hanno aperto di recente anche un ristorante in corso Sempione 21. La città di Gallarate vede quindi un suo cittadino "adottivo" direttamente coinvolto nello scandalo calcistico dagli echi mediatici più altisonanti degli ultimi anni. Recentemente Rino, che risiede a Cardano al Campo, si è trasferito, sempre a Cardano, in una villa, su una collinetta al confine con Gallarate.
Il trasloco risale all’ultimo mese, ma l’ex allenatore del Palermo, si faceva vedere poco nella zona. Alcuni vicini affermano di non sapere neanche che abitasse lì, altri lo hanno avvistato correre nei dintorni al mattino presto.
Sul viale della casa di via Nikolajevka, in cui la notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre è avvenuta la perquisizione da parte della polizia inviata dalla Procura della Repubblica di Cremona, proseguono regolarmente i lavori di ristrutturazione e nel vicinato tutto rimane tranquillo.
Anche nell’esercizio commerciale nessun clamore: l’attività continua e così i dipendenti, visto che i commessi affermano di "non essere neanche a conoscenza dell’indagine". Tanto meno i clienti. Insomma, a Gallarate le attività dell’ex calciatore non sembrano risentire delle pesanti accuse rivolte al Campione del mondo del 2006.
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