IL TAGLIO
Giù trenta alberi malati
Abbattuti gli storici tigli e ippocastani di via Garibaldi. «Non c’era alternativa»

Sono cadute, una dopo l’altra, sotto i “colpi” delle motoseghe. Abbattute. Si tratta di una trentina di piante storiche, tigli e ippocastani, che erano disposte in filare lungo via Garibaldi.
Per effetto di questo intervento, ha cambiato volto la centralissima area dove si svolge il mercato del venerdì che appare ora più spoglia e senza ombra.
Le reazioni: i passanti si fermano, guardano con tristezza e rassegnazione. Perché l’abbattimento? Gli alberi erano gravemente malati, pericolanti.
Ecco il commento a caldo del sindaco Silvana Alberio che ha assistito all’operazione resasi indispensabile dopo la perizia del fitopatologo che ha certificato appunto lo stato di salute ormai compromesso: «Spiace vedere le piante a terra e l’area spoglia, ma l’interno dei tronchi si è rivelato ancora peggio di come si pensava. Diciamo che ci è andata bene finora». Erano insomma a rischio di cedimento e quindi pericolanti.
Il sindaco Alberio assicura però che già la prossima settimana le piante saranno sostituite: saranno messi a dimora altri alberi di alto fusto; si parla di specie che svettano dai tre ai quattro metri.
«Non pianteremo più tigli e ippocastani perché, come sostiene l’agronomo, hanno radicazioni troppo importanti per essere compresse nel centro abitato dai muretti di contenimento e si ammalano facilmente».
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