IL CASO
«Errore del postino e multa triplicata»
L’incubo di un gaviratese: avviso mai recapitato, l’infrazione arriva dopo un anno ma nel frattempo è lievitata

«La sezione corrispondenza dell’ufficio postale di Gavirate ha individuato l’errore commesso nei miei confronti, ma non vuole riconoscerlo. Non ho in mano nessun documento che lo attesti perché non mi viene fornito». Ricevere la comunicazione di una contravvenzione, maggiorata per mancato pagamento, senza sapere di averla presa è una disavventura vissuta dal gaviratese Daniele Ossola: disavventura legata alla mancata consegna dell’avviso di giacenza dell’atto da parte del portalettere.
È una vicenda che Ossola ha scoperto nel settembre dell’anno scorso quando ha ricevuto a casa un atto giudiziario del corpo di Polizia locale della provincia di Ascoli Piceno in cui venivano illustrati i motivi dell’aumento della sanzione, ricevuta nel settembre dell’anno prima, legata all’eccesso di velocità e non pagata. Ma Ossola non sapeva nulla perché nessuno gli aveva comunicato nulla. Ha pagato immediatamente la cifra dovuta che da 48 euro e 70 centesimi nell’arco dell’anno era salita a 127 euro e 47 centesimi, comprensivi anche delle spese di notifica e di quelle di ingiunzione fiscale.
E poi si è subito rivolto all’ufficio corrispondenza per individuare la causa della mancata consegna dell’avviso di pagamento e dopo parecchio tempo ha potuto parlare con il responsabile, «il quale - come Ossola ha scritto al servizio clienti di Poste Italiane in data 8 gennaio 2018 -, dopo lungo e serrato confronto ha ricostruito in modo inconfutabile come il portalettere abbia operato nella consegna dell’atto giudiziario. Ho potuto fare chiarezza tramite un numero che contrassegna all’interno dell’ufficio postale l’avviso di giacenza. Numero ottenuto tramite il contributo della polizia di Ascoli Piceno che ha fornito la documentazione necessaria. Così - continua Ossola nella lettera - il responsabile ha riconosciuto l’errore dichiarando che il portalettere ha scritto sul tablet il nome di Gabriele al posto di Daniele. Ha consegnato a persona diversa da me l’avviso, come risulta dallo strumento digitale del responsabile». «L’errore è palese - aggiunge ora Ossola che peraltro non ha ricevuto nessuna risposta da Poste Italiane - e voglio che venga riconosciuto anche per un risarcimento danni. Ma non mi è stato fornito nulla».
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