SPECIE PREGIATE
Piccoli lucci dal Tinella
Rilascio della specie pregiata dopo le fasi nell’incubatoio: così si ripopola il lago

Venerdì scorso, sono stati immessi nel lago di Varese circa 10mila avannotti di luccio, provenienti dall’incubatoio adiacente la foce del Tinella a Groppello. Un’operazione che era già avvenuta l’anno scorso, in aprile.
Prima del loro rilascio nel canneto di Voltorre e lungo la riva a Bardello e a Biandronno, la loro vita pulsava dentro un grosso contenitore: quei piccoli, lunghi un centimetro e di circa dieci-dodici giorni di vita, dovevano essere liberati, altrimenti, giunti a questa fase della crescita, si sarebbero mangiati tra di loro.
Così Gianfranco Zanetti, pescatore professionista, e il fratello Piergiorgio, una vita sul lago, sul loro barchetto li hanno poco per volta liberati. «Nella speranza che i cormorani li lascino vivere», si augura Gianfranco, ricordando la presenza dei predatori che appena cresceranno saranno ghiotti dei piccoli pesci.
È stato lui, con l’autorizzazione della Regione e della Provincia, a prelevare i riproduttori in Palude Brabbia: due femmine e quattro maschi (il numero più elevato di questi ultimi è legato al fatto che tra di loro ce ne potrebbe essere qualcuno sterile), trasportati all’incubatoio, luogo sinonimo di passione e competenza. Qui si custodisce la vita appena sbocciata. Una scuola in mezzo alla natura.
La fecondazione viene effettuata a secco, fuori dall’acqua. Ogni maschio feconda circa 90mila uova, ma la sua perdita è equivalente al 40/50 per cento.
«È scientificamente provato - spiega Gianfranco - che gli spermatozoi maschili a contatto dell’acqua hanno una vita di 3 secondi, entro i quali devono trovare l’uovo. Con la riproduzione a secco la vita media è superiore».
Di grande interesse, all’interno degli impianti dell’incubatoio che a breve verrà assegnato al Comune, osservare “le campane di Zug”, contenitori che hanno la funzione con il movimento dell’acqua di separare le uova che per loro natura sono inserite in un agglomerato di gelatina. La particolarità di questo sito è che ogni contenitore custodisce una ricchezza di vita: in uno sono raccolti gli avannotti che hanno già assorbito il loro sacco vitellino, attaccato al corpo, e sono pronti a cibarsi dello zooplancton.
A breve verranno rilasciati verso la Schiranna, Bodio Lomnago, Cazzago Brabbia. In una grande vasca è custodito lo zooplancton, un numero incalcolabile di microrganismi viventi, nutrimento fondamentale per i pesci. Vicino ad un piccolo lago artificiale c’è una curiosità: una fascina intrecciata legata e con un sasso che gettata servirà per la riproduzione dei persici e la protezione degli avannotti. Qui, tra i rami, le femmine deporranno le uova. Quando si esce dall’incubatoio, ci si rende conto quanto la passione sia un omaggio alla vita.
Non a caso sono stati scelti i lucci per la riproduzione: non attaccano i pesci sani, ma quelli deboli e malati. Rinforzano le specie pregiate. Quindi la vita del nostro lago.
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