LA SENTENZA
Gavirate, via i sigilli dalle villette sequestrate
Il Tribunale del riesame revoca il decreto del gip

Contrordine: via i sigilli dalle ville in costruzione lungo la statale 394. Il Tribunale del riesame di Varese ha infatti accolto oggi pomeriggio, giovedì 22 giugno, le istanze presentate dagli avvocati di alcuni proprietari delle otto case sequestrate dai carabinieri forestali e ha quindi disposto la restituzione di sei immobili agli aventi diritto.
Per le motivazioni bisognerà aspettare trenta giorni (la Procura può presentare ricorso). Quel che è certo che è i giudici hanno revocato il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip il 23 maggio scorso, su richiesta del pubblico ministero.
Possono comunque cantare vittoria i legali della maggior parte dei proprietari delle ville in costruzione, sia privati che avevano già acquistato l’immobile, sia un’impresa edile che con il primo provvedimento del giudice si era vista bloccare i lavori. Il primo round di una “battaglia” giudiziaria che non si annuncia breve - e che vede indagate sedici persone per lottizzazione abusiva - è quindi andato alla difesa che avevano contestato il decreto, parlando di provvedimento «privo di motivazione» che «si limita a un copia e incolla delle richieste del pm».
Il nuovo complesso al centro dell’inchiesta sta sorgendo tra Gavirate e Comerio, all’altezza dell’intersezione tra la “394” e via al Sasso. Costruzioni partite e quasi ultimate, secondo l’ipotesi accusatoria, «con titoli autorizzativi in violazione della normativa urbanistico-ambientale».
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