IL CASO
Gazzada, 25 aprile: «Offesa per aver letto Scurati»
L’assessore Michela De Carli attacca la minoranza e il Governo centrale

Polemiche a Gazzada Schianno dopo le celebrazioni del 25 aprile. A prendere posizione è l’assessore con delega alle Politiche giovani, Michela De Carli. Ecco la sua ricostruzione di quanto avvenuto giovedì.
«In occasione delle celebrazioni del 25 aprile a Gazzada Schianno l’attuale Amministrazione ha posato due corone, una avanti al monumento ai caduti in Piazza Galvaligi a Gazzada e una al monumento ai caduti in Piazza Santi Cosma e Damiano a Schianno. Le corone quest’anno portano dei fiori gialli, rossi e blu che, oltre a essere i colori del nostro stemma comunale, sono i tre colori primari le cui diverse combinazioni creano tanti altri colori a simboleggiare la Pace. La frase che abbiamo deciso di scrivere sulle fasce è stata: “Sempre uniti nell ’antifascismo”».
«Una presa di posizione - aggiunge l’esponente della Giunta - che insieme alla scelta di leggere, per l’occasione, il monologo di Antonio Scurati, noto per essere stato censurato dalla Rai, ma che ha avuto comunque ampia diffusione, è stata contestata dai consiglieri di minoranza lì presenti : Frattini e Bosco, capilista alle prossime elezioni Comunali».
«Ebbene - osserva Michela De Carli - chi si è appena candidato a rappresentare una Comunità mi ha apertamente offeso asserendo che io avessi letto il sopracitato monologo sotto imposizione di qualcuno, come se io fossi priva di senso critico e sensibilità politica, oltre che di intelligenza ed autonomia di pensiero».
«Del resto - prosegue - le minoranze non sono nuove a posizioni paternalistiche e maschiliste, ricordo infatti che in occasione di un Consiglio comunale ( in data 26.5.2021, per la precisione) in un comunicato letto dal più giovane della minoranza, venivo profondamente offesa descritta come “finita in una giunta per garantire una quota rosa”».
«Nulla di più lontano dalla realtà, e con l’occasione dichiaro ed affermo pubblicamente che credo fermamente nelle parole che ho letto e nella necessità di trasmetterle soprattutto in un giornata come quella del 25 aprile in cui si celebra la liberazione del nostro Paese dalla morsa nazifascista» è l’agomentazione.
«Ma non è tutto, perché non solo i consiglieri di minoranza presenti hanno offeso me e la mia onestà intellettuale, ma hanno accusato l’Amministrazione tutta di “istigare alla guerra”, perché sempre secondo i commenti avversi sarebbe “.. stato sciocco e poco responsabile animare persone con idee diverse” attraverso la lettura di quel testo nella giornata del 25 aprile, giornata di liberazione dal nazifascismo ricordiamolo» scrive Michela De Carli.
«Se la nostra scelta di dichiararci apertamente antifascisti nel riportare e condividere le parole del giornalista Antonio Scurati, peraltro lette in quasi tutte le celebrazioni (anche nella limitrofa Morazzone) oltre che diffusa su tutti i media, non è stata gradita né condivisa dalle minoranze che ambiscono a governare nei prossimi 5 anni, penso che ci sia un vero problema. Forse sull’onda di una urgenza “acchiappavoti”, chi dissente e chi continua a negare l’importanza di una presa di posizione antifascista sente di non avere i numeri. Forse chi dissente emula le posizioni di un Governo centrale che continua a disconoscere l’importanza della resistenza libertaria pur di non perdere il gradimento dei negazionisti e reazionari».
«Concludo citando Alessandro Barbero, noto ed apprezzato storico riportando quanto segue: “Chi è al Governo ha giurato sulla Costituzione antifascista, ma se fa così fatica a dirsi antifascista, allora è fascista».
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