L’APPELLO
Famiglia senza casa dopo la sfuriata del maltempo
Villetta inagibile a Gerenzano, flagellata nei giorni scorsi da grandine, piogge torrenziali e raffiche di vento. Scoperchiati anche i tetti di alcuni cascinali

GERENZANO - È Gerenzano il Comune del Saronnese più colpito dalla grandinata di venerdì, quando la furia delle raffiche di vento e grandine, accompagnate da una pioggia torrenziale, si è abbattuta soprattutto qui. Un’infinità i danni non solo alle abitazioni ma anche ai cascinali agricoli e agli allevamenti, oltre che alle strutture comunali. Così il day after di quella che è stata ribattezzata “la tempesta” è quello del bilancio finale.
VILLETTA INAGIBILE
Situazione drammatica per una famiglia di via Isonzo che ieri ha lanciato un appello social per trovare una casa temporanea. «Ho voluto scrivere sulla pagina del paese perché abbiamo urgentemente bisogno di aiuto» spiega Thomas Colombo, padre di un bambino di un mese e di un altro di due anni: «La nostra abitazione, una villetta, non è agibile perché il tetto ha riportato gravi danni e piove dentro. In attesa che il proprietario faccia i lavori di sistemazione, abbiamo bisogno di un altro alloggio». «Non appena abbiamo appreso il problema, ci siamo subito attivati», riferisce l’assessore alle Politiche sociali Dario Borghi: «Ci sono diverse opzioni al vaglio. Intanto due altre famiglie sono state sistemate, con l’aiuto del vicino Comune di Cislago, una in palestra e un’altra in un alloggio comunale libero».
EDIFICI A RISCHIO
I danni non si contano. Vecchie case, prive di isolamenti e protezioni contro le intemperie di questa portata, sono allagate; idem le cantine, in pessimo stato. Diversi imprenditori sono disperati: dovranno sostenere spese enormi per far fronte al disastro che si è abbattuto sul paese; in particolare per i tetti scoperchiati su cascinali rimasti senza copertura. Al lavoro sono gli instancabili uomini della Protezione civile, il cui coordinatore Guglielmo Montrasio è stremato. «Abbiamo aiutato anche un allevatore di via Don Gnocchi che si è ritrovato con i vetri del capannone distrutti e gli animali bloccati dentro», racconta: «Abbiamo anche dovuto lavorare a lungo per far defluire l’acqua nei tre sottopassi, che si sono riempiti due volte, durante il nubifragio del mattino e poi alla sera, quando ha ripreso a piovere a dirotto».
PANNELLI SOLARI ROVINATI
In apertura del Consiglio comunale di ieri mattina, il sindaco Stefania Castagnoli ha espresso la vicinanza dell’amministrazione a tutti i cittadini che hanno subito danni. Anche le strutture pubbliche hanno fatto le spese della furia del maltempo: in primis le palestre, gravemente danneggiate, il tetto della scuola media Fermi compromesso dalla grandine, l’impianto fotovoltaico sul tetto dell’elementare Clerici andato in pezzi, tegole del municipio precipitate, la vegetazione delle aiuole in piazza della chiesa devastata.
TRAPPOLA SOTTOPASSAGGIO
«È stato un incubo, soprattutto per mia figlia, ma ne siamo usciti sani e salvi»: a parlare è l’origgese Carlo Colombo, la cui auto è rimasta intrappolata nel sottopasso allagato di via Primo Maggio a Saronno. «Non si vedeva nulla, pioveva così forte che non si notava l’acqua alta e così siamo passati comunque, ma era già pieno. Il primo istinto è stato di abbassare i finestrini cercando di uscire fuori. Per fortuna ci ha aiutato un ferroviere di passaggio che ci ha letteralmente estratti dall’abitacolo».
© Riproduzione Riservata