FEDE
Ghirla, battesimo ortodosso per chiedere la pace
Cerimonia nel lago con il pensiero all’Ucraina

Sembra passato un secolo da quando la Valganna veniva chiamata la Siberia varesina e da quando l’Europa era in pace. Oggi, invece, il ghiaccio del lago di Ghirla ha lasciato il posto alle acque increspate dal vento, mentre in Ucraina la guerra sta devastando un’intera nazione. Tant’è che ieri pomeriggio, venerdì 19 gennaio, per il Battesimo di Cristo della comunità ortodossa varesina, che da tanti anni si celebra nello specchio d’acqua della Valganna, c’era anche padre Pietro, un pastore ortodosso profugo nel nostro territorio. Una volta, qui, avrebbe trovato un clima simile a quello delle latitudini di casa mentre durante il rito sacro, invece, si era abbondantemente sopra lo zero. E a infreddolire gli ortodossi presenti c’era soltanto il vento e la preoccupazione per quello che sta avvenendo nell’Europa orientale.
Se non fosse per il dramma vissuto in patria, la tradizione del lago di Ghirla poteva essere paragonabile a quella degli anni scorsi. A condurla c’era padre Vladimir Khomenko, la storica guida religiosa della comunità prealpina. Dopo le preghiere e i canti che contraddistinguono questa fede, introducendo il momento sacro, si è celebrato il rito vero e proprio. Padre Vladimir ha bagnato un crocifisso con cui ha benedetto i fedeli che non si sarebbero calati nell’acqua gelata. Poi, dando l’esempio e seguito da qualche altro fedele, è stato il primo a entrare in acqua: scalzo, vestito soltanto di una tunica, passo dopo passo si è immerso completamente nelle acque comunque gelide nonostante l’inverno sia, per ora, durato il tempo di un respiro. Prima il pastore ha introdotto le gambe, poi la vita e l’addome, fino al collo. A quel punto Khomenko si è fermato e ha concluso il suo Battesimo, immergendosi velocemente per tre volte, anche con la testa. Ogni nuovo respiro prima della breve apnea era intervallato da un segno della Croce. Dopo il “Padre” sulla fronte e il “Figlio” sul costato, contrariamente a quanto avviene per i cattolici, la mano gira a destra e poi a sinistra per il Santo Spirito. Una volta usciti dallo specchio d’acqua, i battezzati si sono fiondati dietro un separé per rivestirsi e poi vicino a un fuocherello, nelle automobili accese e riscaldate, prendendo calore anche da una tisana calda o da un bicchierino di vodka per riscaldare il corpo. L’anima, invece, è già accalorata attraverso la fede in Cristo, soprattutto in questo giorno in cui tutte le acque del mondo sono sacre. E alle acque e a Dio, come negli ultimi anni, si chiede soprattutto una cosa: la pace in Ucraina.
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