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Giöbia: entusiasmo, attesa e punzecchiature a Busto
Creatività e fantasia: le opere delle associazioni e delle scuole in piazza Santa Maria. La visita del sindaco

Da stamattina, giovedì 30 gennaio, piazza Santa Maria a Busto Arsizio pullula di bambini (e adulti) entusiasti per la Giöbia. I fantocci realizzati dalle associazioni e dalle scuole rimarranno esposti per tutta la giornata di oggi (giovedì 30 gennaio) ai piedi del Santuario, per poi essere bruciati alle 19 nel parcheggio di via Einaudi. Seguirà la degustazione del risotto con la luganiga in piazza Vittorio Emanuele II (in caso di pioggia leggera, sotto i portici di via Milano). Sono già passati da piazza Santa Maria ad ammirare le Giöbie anche il sindaco Emanuele Antonelli e gli assessori Manuela Maffioli (Cultura e Identità) e Matteo Sabba (Commercio).
LA CREATIVITA’
Anche quest’anno ha vinto la creatività. Tutte apprezzate e fotografate le “opere” delle associazioni e delle scuole. La Famiglia Sinaghina, in occasione del 50° anniversario, ha riprodotto un vecchio cortile di Sacconago, all’interno del quale la Giöbia annaffia le rose (simbolo dell’associazione). Cinquantesimo compleanno anche per il Magistero dei Bruscitti, che ha presentato la propria creazione: accanto alla tradizionale vecchina c’è la culla con un bambino (simbolo della nascita del Magistero) e naturalmente un bel piatto di polenta e bruscitti. Ha puntato sul “rudu” (la spazzatura) - uno degli argomenti più gettonati in città - la Famiglia Bustocca, con la sua Giöbia allestita dai ragazzi e dai volontari della comunità Marco Riva.
PUNZECCHIATURE POLITICHE
Sempre pungente la Giöbia della Lega Giovani, che oltre a festeggiare la rielezione di Isabella Tovaglieri al parlamento europeo, prende in giro Marco Reguzzoni e Antonio Tajani, entrambi raffigurati a bordo della nave Open Arms. Nel manufatto della Lega Giovani, i due esponenti di Forza Italia esprimono dei desideri: la sagoma di Reguzzoni dice “Vorrei avere anch’io 40.000 voti” (come Isabella Tovaglieri), mentre “Tajani” vuole “lo ius scholae, più armi a Kiev e un’ammucchiata di centrosinistra”.
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