L’IMPEGNO
«Giubiano sarà un rione pedonale»
Progetto Stazioni, Civati: «Il nostro piano è fattibile, quello di prima no»

«Sapete che cosa c’è di diverso dal passato? Che noi le opere le faremo: se arriveranno cinque milioni saranno meno opere, pur garantendo le priorità, se dieci milioni la maggior parte, se ci daranno 18 milioni completeremo il piano».
Parla Andrea Civati, titolare di quello che è stato ribattezzato il superassessorato: Urbanistica, Pgt, mobilità e via discorrendo.
Il piano riguarda la riqualificazione della zona stazioni, già oggetto di un accordo di programma che partì nel 2008 da un costo esorbitante (oltre cento milioni, coinvolgendo investimenti privati), per poi decrescere senza però trovare il bandolo della matassa, ovvero una versione definitiva e attuabile. «Il nostro progetto, che proprio ieri (martedì ndr) abbiamo trasmesso al governo per ottenere i finanziamenti, è strutturato in modo da essere fattibile, anche con una spesa inferiore a quella ottimale».
Nel dettaglio: la prospettiva è quella di «favorire l’accesso alle due stazioni» creando dei collegamenti con passerelle e insediando in piazzale Kennedy, sede del mercato ambulante per tre giorni alla settimana, un terminal dei bus.
Queste le priorità anche nell’ipotesi minimale, quella con cinque milioni da spendere. In sostanza, stazioni veramente unificate, che «miglioreranno il servizio, implementando l’utenza».
Mobilità che s’interseca anche nelle sue diverse varianti: treno, pullman, bici elettriche.
«Rafforzeremo, anche con novità, il servizio di bike sharing in quella zona, in modo da incoraggiare gli spostamenti in città senz’auto».
L’altra faccia - sicura a prescindere dalla consistenza dei finanziamenti da Roma - del progetto riguarda Giubiano.
«Diventerà, gradualmente, pedonale» annuncia Civati. Non tutto il quartiere, ovvio, ma quantomeno piazza Biroldi, davanti all’ospedale Del Ponte, oggi caratterizzata dalla sosta dove capita.
«Sarà possibile grazie alla passerella che, sorvolando i binari della stazione dello Stato, metterà in contatto Giubiano col parcheggio in piazzale Trieste. E il posteggio accanto all’ospedale?
«Verrà realizzato e sarà da 360 posti».
Il progetto è di una società privata che ha avuto, di recente, un incontro con l’assessore e i tecnici dell’Urbanistica.
«Penso che tutte le autorizzazioni verranno acquisite entro la fine dell’anno».
E fanno così due, parcheggi: giù accanto alla stazione delle Fs, su a ridosso del polo materno infantile. «Questa dotazione di posti auto farà di quel comparto, che assorbirà Giubiano, un punto di riferimento per chi arriva a Varese, sia con la macchina che con treno o bus».
Civati ne parla con entusiasmo: ci crede molto, ci crede davvero. Anche se, per ora, il progetto è di natura prettamente urbanistica: indica cioè le aree dove verranno realizzate le opere, senza scendere nei dettagli e nelle tipologie di opere.
«La prossima fase sarà quella del layout».
In altre parole, «della definizione analitica delle caratteristiche di tutte le opere».
Se il governo sarà di manica larga, il progetto garantirà anche la copertura del terminal bus e altri servizi. Tempi ed eventuali intoppi.
«Penso che la pianificazione completa richieda un anno, al massio un anno e mezzo, di lavoro. Poi si aprirà il cantiere che, mi sbilancio, dovrebbe durare un annetto».
A conti fatti, una versione già “appagante” del progetto stazioni potrebbe essere inaugurata all’inizio del 2019.
«E come avvenuto in altre città per progetti analoghi, la qualità e l’utilità delle opere farà da volano agli investimenti privati. Vedrete che i proprietari di immobili e di aree si muoveranno per migliorarli».
E dunque, un investimento pubblico che dovrebbe fare da traino ai singoli investimenti privati. Civati fa quindi notare che il progetto - così come inviato al governo - si sviluppa quasi tutto su aree comunali, pur andando a creare il collegamento tra le due stazioni.
«Non abbiamo bisogno di particolari autorizzazioni da parte delle due società delle Ferrovie. Questo renderà più snello l’iter».
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