MILANO
Giudice, '17enne lucido nel sterminare famiglia a Paderno'

(ANSA) - MILANO, 29 SET - Era "guidato da un pensiero
stravagante" e "bizzarro", raggiungere "l'immortalità attraverso
l'eliminazione della propria famiglia", ma ancora sotto il suo
"controllo". Tanto che ha "distinto la realtà
dall'immaginazione" e "ha lucidamente programmato, attuato,
variato secondo il bisogno le proprie azioni, prima, durante e
doро". Lo scrive il Tribunale per i minorenni nel motivare la
condanna di giugno a 20 anni, pena massima in abbreviato, per
Riccardo Chiarioni che nel 2024 a 17 anni, a Paderno Dugnano
(Milano), uccise padre, madre e fratello di 12 anni.
Non riconosciuto dal giudice il vizio parziale di mente
accertato dai periti.
La giudice lo ha definito un "manipolatore", che ha progettato
gli omicidi "nei minimi dettagli", che ha manifestato
"scaltrezza" nel "tendere la trappola per uccidere i genitori
nella sua cameretta e non nella camera matrimoniale", dopo aver
già colpito il fratellino. E che ha agito in modo "sconcertante"
colpendo tutti e tre in "modo cruento", infliggendo loro
"numerosissime coltellate, infierendo sui loro corpi esanimi ed
anche colpendo alle spalle il padre, dopo aver dato
l'impressione di volersi fermare successivamente all'aggressione
al fratello ed alla madre".
Nella sentenza si mette in luce anche "la condotta tenuta
immediatamente dopo il delitto" orientata "ad eludere le
investigazioni per garantirsi l'impunità: dapprima il piano
prevedeva di far ricadere la colpa sulla madre, poi sul padre ed
infine su di sé, ma soltanto dopo aver avuto la certezza,
attraverso il nonno, che gli investigatori non avessero creduto
alla versione fornita in prima battuta ai soccorritori".
Il giudice ricorda anche, come era già emerso, che
dall'analisi dei dispositivi del ragazzo erano emerse immagini,
come la foto del Mein Kampf, o "esternazioni di pensiero
comprovanti la sua inclinazione verso l'ideologia fascista",
nazista e "omofoba". (ANSA).
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