SOTTO ESAME
La maturità, il cinema e le protagoniste varesine
Oggi secondo giorno di esami. Film cult e pellicole: le prove non finiscono mai

Oggi, giovedì 22 giugno, poco più 536.000 studenti affrontano la seconda della maturità. Ma al di là della stretta attualità, le prove di maturità hanno spesso ispirato il cinema: film cult e pellicole che hanno visto protagoniste anche attrici varesine.
LA MATURITA’ AL CINEMA
«A capo della Jugoslavia c'è il presidente Lotito». Roma, 2010, invitato dalla commissione a esporre un argomento a piacere, lo studente infila una castronata dietro l'altra dando ancora in vita l'ex Repubblica federale e confondendo il maresciallo, scomparso già da un bel po', con il numero uno della Lazio. Vero che negli anni Settanta dalla curva della Roma saliva il grido «Viva Marx, viva Lenin, viva Anzalone», allora presidente giallorosso, ma c'è un limite anche alla grande confusione sotto il cielo. Bocciato, il ragazzo si sentirà in dovere di avvertire il compagno che subentra, Neri Marcorè: «Occhio che sono tosti».
IL PROF LA CAROGNA
È un momento di Quando. Diretto da Walter Veltroni, uscito nelle sale tre mesi fa, rappresenta l'ultimo film italiano che affronta gli esami di maturità. Il primo fu Terza liceo, diretto da Luciano Emmer, era il 1954. Se lì veniva raccontato l'ultimo anno di superiori di una classe, c'è una pellicola in cui l'attenzione è focalizzata sui giorni più caldi e sulla vigilia delle prove scritte. Si tratta di Notte prima degli esami, titolo di punta di questa speciale sezione del filone cinema scolastico. Debutto alla regia, nel 2006, di Fausto Brizzi, segue avventure e disavventure di maturandi alle prese con studi, amori e un prof soprannominato La Carogna. Lui, interpretato con sapienza da Giorgio Faletti, il punto di forza del film che rivelò al grande pubblico la luinese Sarah Maestri. Lui ad annunciare a un suo studente, che ne corteggia la figlia, una domanda su Leopardi, salvo poi virare su Carducci. Pluripremiato, anche ai botteghini, al pari del sequel Notte prima degli esami - Oggi che spostava la vicenda dal 1989 al 2006.
L’INCUBO RICORRENTE
Che quel pezzo di carta o, meglio, quella particolare tappa o stagione della vita, conti eccome lo conferma il successo di Immaturi, di Paolo Genovese, del 2011, con tanto di bis, Immaturi - Il viaggio, e serie televisiva. Mossa vincente l'avere portato sullo schermo quello che pare sia un incubo in grado di turbare il sonno di molti, l'essere costretti a tornare sui banchi. Incubo che si materializza per ventisei ex studenti di un liceo, sempre romano, obbligati a ripetere gli esami a distanza di 20 anni da un diploma, conseguito nel 1972, risultato non valido. Della partita Anita Caprioli da Busto.
IL CALCIO E LA POLITICA
Del 1978 è Ecce Bombo, di Nanni Moretti che, nei panni del suo alter ego Michele Apicella, prepara due maturandi più ferrati sulla formazione della grande Inter che su quella dei presidenti della Repubblica. Ad alto tasso comico gli orali che vedono uno studente accompagnato da un improbabile poeta contemporaneo, oggetto della sua tesina, e l'altro sinceramente smarrito dal fatto che il presidente della commissione non condivida l'espressione «30 anni di malgoverno democristiano». Non meno incompreso il liceale Piero (Edoardo Gabriellini) che, in Ovosodo, girato finalmente lontano dalla capitale, a Livorno, nel 1997, da Paolo Virzì, dopo avere riservato parole di fuoco per Carducci, Pascoli, Manzoni e, «il peggio di tutti» D'Annunzio, confessa la sua passione per Benni, Pennac, Andrea Pazienza e Nelson Mandela. Fuori tema, respinto.
SPECCHIO DEI TEMPI
Scarsa sintonia tra esaminatore e esaminato anche in Diavolo in corpo, del 1986, di Marco Bellocchio. Qui lo studente viene benevolmente rimproverato dal presidente della commissione per il suo modo di commentare Dante, corretto ma distaccato. Il docente cerca di capire il motivo di questa distanza e gli chiede se per caso sia di Comunione e Liberazione o marxista. «No, mi spiace», risponde con un sorriso disarmante il ragazzo. Presente ancora in Il portaborse, 1991, di Daniele Lucchetti, in cui il prof Silvio Orlando per screditare un ministro anticipa ai suoi ex studenti di Bergamo la traccia della prova di italiano, la politica esce poi dai radar delle aule. Restano però i conflitti. Scontro frontale quello in Classe Z, 2017, di Guido Chiesa tra il la Quinta H e il preside Alessandro Preziosi, cattivo di turno sconfitto grazie a YouTube. Specchio dei tempi.
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