ABUSI EDILIZI
«Risarcitemi con 7 milioni»
Dopo dieci anni di causa costruttore vince e attacca il Comune

La battaglia legale tra l’imprenditore Giuseppe Farinelli e il Comune dura da circa dieci anni. La sentenza del Consiglio di Stato pronunciata il 16 marzo, complicatissima dal punto di vista giuridico, ha scritto l’epilogo della vicenda di presunti abusi edilizi che si è sviluppata intorno al residence di via Battisti. E ora Farinelli, attraverso gli avvocati Andrea Colantoni - che si è occupato del ricorso al Tar - e Marco Brunoldi - che ha depositato un esposto alla Corte dei conti - invoca il risarcimento dei danni. «Chiediamo 6.728.239,03 euro all’amministrazione, che è l’ammontare della svalutazione dei beni che sono stati bloccati e che non ho più potuto vendere», spiega il titolare della Fari immobiliare, che ora si trova in concordato preventivo. A parere dell’avvocato Colantoni «si ritiene ampiamente provato il pregiudizio sofferto dalla società, per il quale si richiede il risarcimento per via equivalente», si legge nell’atto giudiziario.
Inoltre c’è il capitolo per cui si è mosso il legale Brunoldi, quello del denaro pubblico usato dal Comune per affrontare una causa persa. «Il Comune di Golasecca ha agito con colpa grave nel momento in cui non ha preso in considerazione» una circostanza che emergeva dalla Dichiarazione di inizio attività «che era stata oggetto di parere favorevole da parte della commissione sul paesaggio che però il Comune decise di non prendere in considerazione», scrive Brunoldi nell’esposto.
Giuseppe Farinelli mostra con soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato numero 01840/2020 reg.prov.coll. E spera di ottenere il riconoscimento concreto della «legittimità delle mie azioni in ambito urbanistico».
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