ANALISI DI LEGAMBIENTE
Goletta dei Laghi sul Maggiore: «Inquinati cinque punti su sei»
Dai campionamenti effettuati sulla sponda varesina si salva solo Luino, rientrato nei limiti. Osservato speciale il Boesio a Laveno

La Goletta dei Laghi bacchetta la sponda varesina del lago Maggiore. Le analisi effettuate durante la campagna 2024 di Legambiente che monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani hanno evidenziato che su sei punti campionati, cinque mostrano valori oltre i limiti. Tre risultano fortemente inquinati: si tratta delle foci dei torrenti Acqua Negra, a Ispra, e Boesio, a Laveno Mombello, e il canale a Sesto Calende. E due inquinati: le foci dei torrenti Bardello, a Brebbia, e Tresa, a Germignaga. L’unico punto a risultare entro i limiti di legge è quello in cui l’acqua è stata prelevata al lago, in corrispondenza dello scarico della terrazza di piazza Garibaldi a Luino. Qui i valori sono entro i limiti e sono anche migliorati rispetto al 2023 quando lo stesso sito era risultato inquinato.
LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI A LAVENO
I risultati dei monitoraggi sono stati presentati questa mattina, martedì 9 luglio, da Legambiente nella conferenza stampa organizzata a Laveno a cui hanno partecipato Emilio Bianco, portavoce di Goletta dei Laghi, Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, Rosario Di Leo, del circolo Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese e Valentina Minazzi, coordinatrice dei circoli Legambiente della provincia di Varese. La tappa di Goletta dei Laghi è l’ultima in Lombardia, e a breve la campagna si appresta ad arrivare in Piemonte.
«Anche quest’anno rilanciamo lo stesso appello di un anno fa, per migliorare lo stato di salute del lago Maggiore che da troppi anni presenta diverse criticità bisogna agire subito - dichiara Emilio Bianco -. Sul lago Maggiore bisognerebbe implementare misure efficaci e strutturali che siano in grado di promuovere il benessere della popolazione e la salute dell’ecosistema lacustre».
«La situazione dei nostri campionamenti continua a riproporre sempre le stesse criticità - aggiunge Valentina Minazzi -. Negli ultimi due anni ci siamo chiesti se fosse il livello basso delle acque a influire negativamente sulle concentrazioni di inquinanti, quest’anno invece ci dovremmo chiedere se sia la stagione così piovosa ad aver messo in difficoltà la tenuta dei depuratori. In ogni caso, qualsiasi siano le condizioni meteorologiche, la nostra fotografia estiva rimane uguale. Fa eccezione il prelievo a Luino, finalmente risultato entro i limiti, una circostanza probabilmente dovuta agli importanti investimenti e lavori sulla rete fognaria. Ci auguriamo che questo sia finalmente un esempio di una criticità risolta e che soprattutto sia un punto di partenza per affrontare le altre situazioni problematiche. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione sui siti che conosciamo bene, come la foce del torrente Boesio, e a cercare nuovi punti critici da monitorare come quello a Sesto Calende, individuato grazie al nostro circolo locale e che difatti si è rilevato fortemente inquinato».
I RISULTATI
Il 13 giugno sono stati campionati sei punti sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Il solo punto dove l’acqua è stata prelevata nel lago, nello specifico in corrispondenza dello scarico della terrazza a piazza Garibaldi a Luino, è l'unico risultato entro i limiti di legge, mentre lo scorso anno era risultato inquinato. Nell’ultimo monitoraggio di Goletta dei Laghi, altri due punti sono risultati inquinati: la foce del fiume Tresa a Germignaga e la foce del torrente Bardello a Brebbia, entrambe in provincia di Varese. Il primo era risultato entro i limiti lo scorso anno, mentre il secondo era risultato fortemente inquinato. Le tre foci rimanenti sono risultate fortemente inquinate: la foce del torrente Boesio a Laveno Mombello, la foce del torrente Acqua Negra a Ispra e il canale di scarico presso la spiaggetta a Sesto Calende, in località Lisanza. Le prime due erano risultate fortemente inquinate anche nel 2023, mentre l'ultima - il canale di scarico a Sesto Calende - è un nuovo punto inserito nel monitoraggio di quest'anno. Il cartello di divieto di balneazione è stato notato da volontari e volontarie solo alla foce del fiume Tresa.
Osservato speciale è il torrente Boesio a Laveno Mombello. Un punto storicamente critico dove Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio di Goletta dei Laghi, ossia marzo, aprile e maggio. Il risultato delle analisi effettuate in questi mesi mostra criticità costanti con quelle effettuate a giugno, e negli anni passati, ossia di forte inquinamento, le cui cause devono essere indagate da chi di competenza.
LE ANALISI
«I prelievi di Goletta dei Laghi - spiega Legambiente in un comunicato - vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli)».
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
- INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 1000 UFC/100ml
- FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli >2000UFC/100ml.
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