GROPPELLO
Gomme squarciate: raid alla Corte dei Brut di Gavirate
Atto vandalico. Il titolare: «Si commenta da sè»

Il cliente si è alzato dal tavolo, intorno alle 21.30 di venerdì 8 dicembre, ha pagato il conto e si è recato alla sua auto nel parcheggio. E qui ha trovato l’amara sorpresa: due pneumatici della vettura erano stati squarciati. La stessa sorte, come accertato poco dopo, era toccata anche ad altri tre veicoli lasciati nel posteggio. L’episodio è avvenuto venerdì sera, appunto, nel parcheggio interno della Corte dei Brut, storico ristorante di Groppello di Gavirate. Se il bilancio del raid è ormai assodato, resta ancora da individuare il responsabile: su questo stanno indagando gli investigatori della Questura. Le indagini partono da due elementi: l’orario in cui è avvenuto (le testimonianze consentono di collocare il blitz nella fascia tra le 20.10 e le 21.30 circa) e il volantino di rivendicazione. Sì perché sul parabrezza dell’auto del titolare, Rainaldo Graziani, anch’essa finita nel mirino degli ignoti, è stato lasciato un foglietto, poi sgualcito dalla pioggia, con scritto «vandalizzare è un diritto» ma senza alcuna firma né sigla.
Il titolare del locale non nasconde la propria amarezza: «Si può commentare una affermazione del genere? Il livello del confronto è questo». In base alla prima ricostruzione, le automobili danneggiate sono state quattro in tutto: oltre a quella di Graziani, anche quelle di «un socio volontario extracomunitario della nostra cooperativa, di una dipendente svantaggiata e di un cliente, un professionista impegnato nei diritti civili». Proprio quest’ultimo «non solo non ha voluto alcun tipo di risarcimento – precisa l’esercente – ma, anzi, ha lasciato 50 euro come contributo della riparazione delle altre vetture, esprimendo tutta la sua solidarietà».
Chi ha colpito, l’altra sera, ha voluto creare un vero e proprio danno: a ogni automobile sono state tagliate una gomma anteriore e una gomma posteriore, «costringendo così a cambiare tutto il treno di pneumatici, così che abbiamo già provveduto a fare questa mattina (ieri, ndr)». Insomma, alla Corte dei Brut si guarda avanti, senza dare troppa enfasi all’episodio su cui ora sono in corso indagini.
Elementi utili, grazie anche alla fascia oraria piuttosto circoscritta, definita confrontando gli spostamenti delle automobili coinvolte, potrebbero arrivare dall’analisi dei filmati di sorveglianza presenti in zona: un singolo fotogramma potrebbe infatti consentire di mettere gli inquirenti sulla pista giusta per dare un nome e un volto all’autore del cesto, che si è preso perfino la briga di lasciare un biglietto. Senza però spiegare perché abbia scelto di colpire proprio qui.
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