FALLIMENTO
Piscina, i sindaci scrivono a Draghi e Fontana
Appello per sanare la situazione, evitare esuberi ed evitare costi alle famiglie

Fallimento Gestisport e piscina comunale chiusa: il sindaco Vittorio Landoni scrive al presidente del Consiglio Mario Draghi, al sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e al sottosegretario Antonio Rossi.
A chiedere aiuto sono i sindaci dei comuni di Bresso, Carugate, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Merate, Oggiono, San Donato Milanese, Voghera, Jerago con Orago e Lainate coinvolti dal fallimento. «Ogni sindaco si trova impegnato a ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità delle strutture“, scrive Landoni, “E dall’altro assorbire la massima parte possibile dei dipendenti coinvolti dal fallimento, evitando di aggravare le situazioni di disagio economico delle famiglie».
Il tema dominante è il valore sociale dello sport. Ma non solo. «Le piscine rappresentano poli aggregativi che coinvolgono cittadini di tutte le fasce anagrafiche e sociali. Negli anni le nostre amministrazioni comunali hanno stipulato contratti per l’affidamento in concessione della gestione delle piscine e degli impianti sportivi; la conservazione dell’equilibrio economico-finanziario delle concessioni corrisponde pertanto a un interesse pubblico da preservare», sottolineano i sindaci nella lunga lettera volta a chiedere supporti.
«La chiusura degli impianti natatori, a causa del diffondersi della pandemia sanitaria, ha prodotto in capo ai gestori perdite ingenti; la loro riapertura, grazie all’applicazione delle linee guida, è stata caratterizzata da un notevole aggravio dei costi unito alla riduzione dei ricavi, determinata sia dal contingentamento degli ingressi sia dalla minore propensione delle persone a frequentare le piscine per paura del contagio e dalla ridotta disponibilità di spesa delle famiglie per questa tipologia di servizi. Oggi, a tutto ciò si aggiunge il caro energia, con aumenti delle utenze elettriche e termiche dal 70% al 100% per impianti energivori, tra i quali anche le piscine», prosegue la missiva. Entrando poi nel merito delle scelte governative i sindaci rimarcano: «Il decreto legge sostegni-ter approvato in consiglio dei ministri venerdì 21 gennaio ha disposto la riduzione dei costi dell’energia per i cosiddetti “energivori”, riconoscendo un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022; un aiuto che tuttavia non sarà risolutivo e che non sarà sufficiente al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei gestori, compresi quelli che andranno a occuparsi delle nostre piscine all’indomani del fallimento di GestiSport». A governo e Regione si chiede attenzione al mondo delle piscine che è a rischio: «Questa preoccupazione ci porta a invitarvi a trovare ulteriori soluzioni e risorse a favore di un settore che rischia il default, con tutte le conseguenze sociali che ne deriverebbero, e che riguarda in primis i nostri Comuni che hanno impianti natatori di proprietà. Infine, non possiamo dimenticare le famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi e che oggi si ritrovano con il grave peso sulle spalle che questo fallimento ha lasciato».
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