SERIE C
Greco scalda la Pro: «Voglia di rivalsa»
Le prime parole del tecnico Leandro Greco, affiancato dal d.s. Sandro Turotti: «Stiamo chiudendo per Di Munno e Udoh»

«Voglio gente che sposi appieno il nostro nuovo percorso. Scelgo prima di tutto le persone: dobbiamo rispecchiare i valori della nostra gente». È il “manifesto” di mister Leandro Greco, presentato ieri pomeriggio nella sala stampa dello “Speroni”. Con lui il d.s. Sandro Turotti, che annuncia un doppio regalo per il tecnico: «Stiamo chiudendo per Di Munno dal Novara e Udoh dal Trapani». Un rinforzo di spessore per l’attacco biancoblù, quello dell’italo-nigeriano King Udoh, punta fisicata con trascorsi anche a Gubbio, Cesena e Olbia (tra le altre). «Eh già, siamo ancora qua» ha esordito Turotti citando il suo idolo musicale Vasco Rossi. Prima di precisare meglio il senso del concetto di “discontinuità” utilizzato alla presentazione dei nuovi soci: «Intendevo un tecnico giovane ma già con qualche esperienza, per dargli la possibilità di scegliere collaboratori e modulo di gioco. Si tratta di creare una nuova base, molto rinnovata rispetto alla scorsa stagione. Il parere di un amico (Ivan Javorcic, ndr) mi ha dato una conferma ulteriore verso questa scelta. Greco è un tecnico giovane e ambizioso, con lui vogliamo costruire qualcosa (il rinnovo sarà automatico in caso di salvezza, ndr)».
MI MANDA IVAN
Vice di Ivan Javorcic al Sudtirol, Leandro Greco si è naturalmente confrontato con il tecnico croato: «Ho capito che la Pro Patria gli ha lasciato dentro qualcosa. Per me è stato facile scegliere questa società - sottolinea il nuovo mister, che avrà come vice Daniele Dessena -. Sono una persona istintiva e dopo una sola cena con il direttore ho avuto subito belle sensazioni». Il sistema di gioco, almeno inizialmente, non cambierà: «Si partirà dal 3-5-2, poi vedremo. Le squadre forti riescono a cambiare modulo a seconda della partita, ma la base sarà il 3-5-2».
AMBIZIOSI MA NON PRESUNTUOSI
Al di là dei moduli, sottolinea l’ex tecnico di Olbia e Frosinone, «contano soprattutto le persone. Sono contento che capitan Ferri abbia scelto di rimanere. Stiamo costruendo un’identità, ma questa non arriva dall’oggi al domani, richiede un percorso. Per ora sono soddisfatto e già vedo progressi. Quanti under in campo? Se i giovani sono forti giocano». Presto per parlare di obiettivi: «Se oggi dicessi “i playoff” sarei irrispettoso nei vostri confronti. Stiamo ripartendo da zero. Siamo ambiziosi, ma ambizione non fa rima con presunzione. Il direttore mi ha trasmesso la sua grande voglia di rivalsa». Greco ha già preso casa in centro a Busto, si definisce una «persona passionale. Il calcio per me è uno stato d’animo. Voglio essere giudicato per la lealtà. Ai tifosi vogliamo trasmettere il concetto che stiamo facendo qualcosa di serio».
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