LUCA MISSONI
Guarda che Lune al Battistero di Velate

Luca Missoni ha cominciato a guardare la Luna quando aveva dieci anni. E non ha mai smesso. Papà Ottavio gli aveva regalato un piccolo telescopio, che è stato a lungo sul tetto dell’azienda di famiglia, a Sumirago. Ora Luca (in mostra al Battistero di Velate) osserva il cielo sopra Varese, dove vive - quando non è a New York, sua seconda casa - con la moglie Judith, artista americana, e Madeleine, la più piccola dei tre figli: Michelangelo invece fa il fotografo nella Grande Mela e Jennifer fa la mamma a Los Angeles.
Guardare la Luna per Luca Missoni è stato ed è il suo spazio nel grande mondo a colori racchiuso nel suo cognome, uno spazio libero, il desiderio di andare oltre: metafore anche troppo facili per spiegare una passione vera e profonda. «Mi piace osservare la Luna, che sembra lontana e invece non lo è: è un altro mondo parallelo al nostro, sembra quasi di poterlo sfiorare», dice.
L’altra grande passione di Luca è la fotografia: una volta ha trascorso notti e notti all’obbiettivo per cogliere ogni singola sfumatura della Luna in cambiamento. Ha vissuto la magia della camera oscura: vedere emergere la Luna dalla carta fotografica, come in una rinascita, e poterla poi colorare con la manualità artigianale della fotografia fatta con i rullini. «Ora esistono solo i file, tutto è più facile, è come fare un viaggio organizzato senza sorprese. Invece io amo l’esplorazione solitaria, quell’avventura che sapeva e sa meravigliarmi e farmi sognare».
I ritratti che Luca Missoni fa alla Luna vengono stampati alla Gieffe Color di Varese e diventano opere d’arte, che hanno un loro mercato di acquirenti e mostre. Sono dieci anni che Luca ci lavora, prima con una galleria di Milano, da qualche tempo con la Michael Hoppen Gallery di Londra.
Il nuovo progetto «Lune svelate» è accolto in un luogo speciale: il Battistero di Velate, alle pendici del Sacro Monte di Varese. Lo spazio è ridotto ma suggestivo: qui, a cura di Carla Tocchetti, sono installate tre Lune retroilluminate, che appaiono sospese in una notte buia racchiusa nella cupola. La mostra si apre il 14 luglio, non a caso con una Luna nuova, e dura per tutto il suo ciclo, compresa l’eclissi totale del 27 luglio, la più lunga del secolo.
Luca Missoni ha appena compiuto 62 anni e lavora nell’azienda di famiglia: dirige l’Archivio, una mole infinita di dati, fotografie e informazioni sulla storia del brand Missoni. Il suo cognome, le sue passioni, la sua vita divisa tra Sumirago, Varese e New York - dove ha trasferito la famiglia tanti anni fa per scelte scolastiche - gli hanno fatto conoscere tanti personaggi e artisti. Tra i suoi amici ci sono anche due star come i ballerini Moses Pendleton e David Parsons: per il loro spettacolo «Aeros», che venne anche a Varese nel 2003, Luca Missoni creò dei bellissimi costumi. «Immaginavo scie di colore nell’aria», dice. E lo scorso anno ha lavorato per il «Japan Orpheo» con il soprano varesino Francesca Lombardi Mazzulli. Sempre per caso, per amicizia. E per il colore. E per la curiosità: «Lo studio di mio padre è ancora lì, integro, pieno di cassetti da esplorare, pieno di colore e arte: è questo che cerco».
Luca Missoni, «Lune svelate» - Varese, Battistero di Velate, piazza santo Stefano 1, dal 14 luglio al 12 agosto 2018, martedì e venerdì ore 13-19.30, sabato e domenica 10-13 e 15-19.30; ingresso libero; il 27 luglio anche ore 21-24, in occasione dell’incontro ravvicinato tra la Luna piena e Marte che sarà visibile anche a occhio nudo, e della lunga eclissi lunare totale in cui la luna si tingerà di sfumature di rosso.
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