NUOVO COACH
Un mito ai Mastini: Tom Barrasso
Due Stanley Cup da giocatore, da allenatore già vincente in Italia. Malfatti: «Biglietto da visita per il club»

Ogni storia importante, di qualsiasi genere sia, ha bisogno di solide premesse per poter essere ricordata. I Mastini lo sanno e per il loro prossimo futuro mettono a segno un colpo che vale come la più profonda delle fondamenta, ingaggiando come allenatore Tom Barrasso, straordinario vincente sia in pista che sul pancone.
Due Stanley Cup (1991 e 1992) con i Pittsburgh Penguins, 896 partite in NHL, una marea di premi personali per una carriera che lo ha incoronato come uno dei migliori goalies degli anni ’80 e ’90 nel campionato più bello del mondo.
Nello stesso torneo ha iniziato ad allenare come assistente e specialista dei portieri ai Carolina Hurricanes per cinque stagioni, quindi dal 2012 il suo hockey è arrivato in Europa, Italia compresa. Sei mesi al Valpellice con la vittoria della Coppa Italia nel 2016, quindi due anni ad Asiago dove ha portato la squadra dell’Altopiano al successo in AHL al secondo tentativo.
Reduce da un’esperienza con gli Sheffield Steelers, Barrasso arriverà a Varese puntando a costruire il miglior futuro possibile per i colori gialloneri, gli stessi di quei Penguins nei quali ha indossato il numero 35, lo stesso di quel Jim Corsi che non ha certo bisogno di presentazioni.
A tessere le fila di questo grande colpo di mercato è stato il D.S. dei Mastini Matteo Malfatti, che racconta: «La sua firma è qualcosa di estremamente importante per la nostra società, con lui potremo crescere sotto tanti aspetti legati non solo alla pista ghiacciata. Abbiamo parlato molte volte nell’ultimo mese, ha voluto sapere ogni dettaglio della situazione che troverà qui ed è stato convinto dalle potenzialità del nostro progetto».
Seminare oggi per raccogliere domani, affidandosi alla sterminata conoscenza del 56enne nativo di Boston che offrirà una nuova prospettiva ai giocatori ma non solo: «Quando si è convinto - aggiunge Malfatti - ha detto che pensa come questo sia il periodo giusto per costruire qualcosa di importante a Varese. Per noi come società è un onore poter avere a disposizione una persona di così grande carisma, ma soprattutto lo sarà per chi dovrà scendere in pista. È palese come per ogni elemento della rosa le sue indicazioni avranno un grande peso specifico per crescere e migliorarsi».
Insomma, con ancora la situazione legata alla pista di allenamenti e partite in via di definizione, i Mastini si mettono nelle mani di uno degli allenatori dal curriculum più glorioso tra quelli passati dalle latitudini italiane, nonché una figura spendibile in tante situazioni: «Il suo nome e la sua presenza rappresenteranno un biglietto da visita di grande qualità per la nostra società, sia parlando con i nuovi giocatori che con potenziali risorse interessate a partecipare al mondo giallonero» chiude Malfatti. Peccato solo che settembre sia lontano.
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