HOCKEY SU GHIACCIO
Varese-Caldaro, si ricomincia da zero
Domani sera gara5 della finalissima, finora in perfetto equilibrio: ospiti senza Volcan, Mastini con Drolet in forse

La finale IHL tra Varese e Caldaro non finisce di stupire: dopo quattro partite ricchissime di colpi di scena e due vittorie a testa gli ultimi giorni sono stati scanditi da notizie disciplinari molto importanti. Sia gara-5 (domani alle 20.30 al Palalbani) che gara-6 (giovedì alle 20 a Caldaro) non vedranno protagonista Michele Volcan, forte terzino altoatesino fermato dal giudice sportivo per due partite. La causa della squalifica è legata alle feroci proteste che il 29enne di Bolzano ha rivolto agli arbitri dopo il gol del momentaneo pareggio (4-4) di Drolet al 43’43” di sabato, fatto che gli era già costato 10’ di penalità. Se lui marcherà visita martedì, resta in forse anche la presenza proprio di Drolet. I Mastini sono in attesa di conoscere l’esito del ricorso al giudice sportivo fatto dopo la squalifica comminata al canadese al termine di gara-3, con la giornata di stop che è stata “congelata” prima di venire rianalizzata per quella che sarà la sentenza definitiva.
SI GIOCA Tutto questo accende ancora di più una gara-5 che ha tutto per essere decisiva, proponendosi da vero spartiacque in una serie sin qui ingovernabile a dir poco. Nei primi quattro episodi si è visto di tutto, con due vittorie in trasferta e altrettanti netti successi prima da parte dei Lucci e poi dai Mastini. Chi vince domani in un’Acinque Ice Arena al solito gremita in ogni ordine di posto si guadagna il primo match point, pur sapendo che si parte da una situazione di equilibrio totale. Tornando di fronte al pubblico i gialloneri hanno bisogno soprattutto di giocare solidi a livello difensivo così da proteggere un Perla sin qui in grande forma e fermare le bocche da fuoco altoatesine. In tanti nello spogliatoio dei Mastini hanno sottolineato la necessità di ritrovare lo spirito visto in gara-3 (vinta per 5-0) con un atteggiamento compatto davanti alla propria porta e il numero di errori in uscita di zona praticamente azzerati. Poi, come se fosse un’eterna ripetizione - ma sono i numeri a parlare - le possibilità di fare male alla difesa avversaria ci sono tutte: 14 gol segnati nelle ultime tre partite valgono come il più chiaro degli avvisi al Caldaro.
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