L’EVENTO
Un cognome nel mondo, i Brovelli si ritrovano a Ranco
Omonimi da Belgio, Francia e Spagna al secondo raduno sul lago Maggiore. Presentato il libro sulla storia delle migrazioni
Inutile chiedere il cognome delle persone che si sono riunite sulla terrazza del parco Giardini Rodari di Ranco ieri, lunedì 11 agosto. Sì, perché quasi tutti i presenti fanno Brovelli ed erano lì per festeggiare la loro giornata, per l’appunto il Brovelli Day. Istituita dalla Pro loco del paese sul lago Maggiore nel 2023, l’iniziativa è arrivata alla sua seconda edizione dopo lo stop dell’anno scorso e, nonostante il caldo torrido e i molti già partiti per le vacanze, erano diversi i residenti di Ranco e non solo che hanno partecipato all’evento. «Nel nostro comune ci sono 1.270 abitanti e sono 120 quelli che si chiamano Brovelli», ha spiegato il sindaco Federico che di cognome fa, neanche a dirlo, Brovelli. «In passato eravamo molti di più, ma questa particolarità, che non è ancora sparita nonostante ne nascano sempre meno, ci ha fatto venire in mente un paio di anni fa l’idea di dedicare una giornata a questo nome di famiglia che ci caratterizza e che è stato esportato anche all’estero. Oggi, infatti, ci sono venuti a trovare Brovelli che vivono in Belgio, in Francia, in Spagna. Ne aspettavamo anche da più lontano, ma i viaggi costano molto e non è stato possibile per alcuni tornare nel paese delle proprie radici».
UNA STORIA DA ROMANZO
La giornata è stata anche l’occasione per presentare il libro “I Brovelli, Storia di un cognome in viaggio” scritto dallo storico genealogista Ernesto R. Milani che ha raccontato alle persone accomodate sotto il tendone allestito dalla Pro loco di Ranco molte curiosità su un nome che ha valicato i confini dell’Europa arrivando fino in America. «L’emigrazione dei Brovelli cominciò all’inizio XIX secolo e i primi ad andare via si spostarono nei paesi vicini e a Milano», ha detto l’esperto. «Poi molti si trasferirono nel sud della Francia e in Svizzera. Alla fine dell’Ottocento iniziò l’emigrazione verso l’Argentina e gli Stati Uniti: a San Francisco in California facevano i ristoratori, i becchini e i giardinieri. Alcuni, nella Napa Valley, lavoravano nei vitigni e molti aprirono anche cantine di vino. In Illinois erano minatori nelle cave di carbone e in Massachusetts operai nelle fabbriche. Le attestazioni della presenza dei Brovelli che sono partiti da Ranco più di 200 anni fa sono tante e le ricerche continueranno».
DIFFUSI IN TUTTO IL PIANETA
Insomma, i Brovelli nel mondo si sono rimboccati le maniche e hanno continuato a tramandare il loro cognome ricordando per generazioni con affetto la terra d’origine. Così come fanno ancora oggi quelli che sono rimasti sulle sponde lombarde del lago che hanno dedicato anche un piatto speciale per l’occasione: il risotto al pesce persico. «Lo facciamo così da 180 anni», ha detto Daniele Brovelli, titolare dello storico ristorante di famiglia che si trova in centro a Ranco. «Il riso lo tostiamo a secco e poi aggiungiamo del vino bianco molto freddo». Piatto che ha allietato i palati, dei Brovelli e non, presenti alla festa.
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