CAMPO DEI FIORI
I pionieri della speleologia tornano nella grotta Marelli
Serata Cai per rievocare l’impresa a 300 metri di profondità compiuta quarant’anni orsono

Nel ventre del Campo dei Fiori, 40 anni dopo. Otto varesini pionieri della speleogia moderna, nell’estate del ‘77, organizzarono un campo sotterraneo di cinque giorni nella Grotta Marelli. Oggi quell’avventura viene rievocata con il racconto dei protagonisti, con immagini e video. L’impresa era unica, anche perché gli speleologi si prodigarono in tentativi esplorativi, oltre a essere monitorati sotto il profilo medico. Anche perché gli otto avventurieri non avevano soltanto trascorso una gran quantità di ore sotto terra.
In comunicazione con l’esterno grazie a un cavo telefonico “tirato” nelle viscere della terra, nella sala dell’Argilla, hanno allestito la loro singolarissima camera d’albergo, con le amache e lì sono stati monitorati per alcuni parametri medici, come temperatura corporea e pressione.
Gli speleologi sono scesi a trecento metri di profondità, a un chilometro dall’ingresso che è posto “sotto” il Grand Hotel Campo dei Fiori. Tutto quello che è avvenuto in quell’impresa e le emozioni e i ricordi dell’accaduto saranno raccontati sabato 14, alle 21.15 nella Sala Montanari, in una serata di amarcord ma anche per conoscere sempre meglio il Campo dei Fiori. Ora la grotta Marelli è profonda 512 metri (fino a 6 chilometri dall’entrata).
La spedizione di quarant’anni fa si prodigò in tentativi esplorativi, una avventura unica che durante la serata sarà rievocata dai protagonisti, allora poco più che ragazzi: Luigi Anzi, Pietro Di Rico, Olimpio Gasparotto, Luciano Langeli, Mario Mirannati, Luigi Molteni, Franco Rabbiosi e Fabio Sozzani. L’iniziativa è voluta dal Cai, sezione di Varese e dal suo Gruppo Speleologico, oggi presieduto dal giovane Simon Beatrice. A introdurre la serata che sarà caratterizzata da audovisivi con immagini originali, racconti e diari, vi sarà il geologo Alessandro Uggeri, iscritto alla sezione varesina del Cai e che ben conosce la “nostra” montagna.
«Il fondo della grotta si trova praticamente all’altezza di Velate, quindi attraversa la montagna del Campo dei Fiori - dice Uggeri -. Finisce con un torrente che non è percorribile, anche se vi sono dei rami laterali e la grotta è continuamente in corso di esplorazione».
La grotta Marelli presenta aspetti unici e meravigliosi e durante le feste degli Alpini, in agosto, viene consentita la visita guidata, vicino al Grand Hotel, dell’ingresso.
«Tra gli elementi più suggestivi, la cosiddetta sala del Ciclope, che si trova sotto la verticale della strada del Campo dei Fiori, più o meno all’altezza del bivio del Sacro Monte, ed è così grande che potrebbe contenere tutto il palazzetto dello sport».
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