“A PROPOSITO DI MAX”
Busto, il BAff si apre ricordando Croci
Serata inaugurale dedicata alla figura del regista bustocco e al messaggio della sua storia

Una storia di passione e determinazione. È quella raccontata con la propria vita da Max Croci, regista bustocco prematuramente scomparso tre anni fa, appena dopo essersi affacciato alle soglie del successo cinematografico. Partito dalla remota Busto Arsizio, la cui lontananza da Roma e dagli ambienti di Cinecittà è amplificata più di quanto la geografia lasci facilmente immaginare dalla mancanza della benché minima entratura e aggancio necessario a lavorare nel settore, Max era riuscito a coronare il sogno che aveva fin da ragazzino di diventare regista e fare cinema, con film inscritti nel raro filone della commedia sofisticata o brillante. Alla sua figura, alla sua amicizie e al messaggio della sua storia è stata dedicata la serata di apertura del Baff, il festival cinematografico di Busto Arsizio, giunto alla sua diciannovesima edizione, che dopo le tre serate di settembre ha rialzato il sipario ieri sera, lunedì 8 novembre. Sul palco del cine-teatro Fratello Sole, che è stato per eccellenza “il cinema di Max”, Steve Della Casa ha invitato per un saluto la vice sindaco Manuela Maffioli, che ha ricordato l’istituzione del Fondo Max Croci in parte ospitato nella biblioteca civica di Busto e più precisamente nella sala destinata agli adolescenti: “Lì troverà schermi a disposizione di tutti e in particolare dei più giovani perché si avvicinino al cinema tramite una parte cospicua della collezione di Max. Il fondo anche graficamente lo ricorderà dal momento che è stata scelta l’immagine da lui utilizzata per i suoi biglietti da visita che includeva la sua impronta digitale”, è intervenuta Maffioli, prima che Steve Della Casa desse la parola a quattro protagonisti del mondo dello spettacolo e del cinema che tramite altrettanti video messaggio hanno tratteggiato un ricordo personale del giovane regista bustocco. «Di lui si può solo dire che era una persona gradevole e simpatica e che quando valore umano e artistico vanno così di pari passo siamo di fronte a qualcosa di davvero speciale», è stato il commiato di Luca Argentiero, protagonista di pellicole girate da Croci. Per un altro attore, Edoardo Pesce, a colpire di lui erano «la schiettezza, la lealtà, la dolcezza e la tenerezza che penso traspaia da tutti i suoi film». Allo stesso modo, Paolo Kessisoglu, del duo comico Luca e Paolo, ha ricordato un professionista che «arrivava al mattino con gli storyboard che disegnava lui stesso e ogni scena la disegnava in modo magistrale. Era una personcina davvero incredibile. Ogni tanto ci parliamo ancora da lassù». Infine, Serena Rossi si è detta emozionata dalla notizia di una serata dedicata a Max a tre anni dalla scomparsa: «Cerco ancora con lui un contatto, uno scambio, una battuta, una risata. È stata una conoscenza rara. Mi ha catapultato nel suo mondo fatto di eccessi, di pin-up e di sogni fatti da bambino che poi ha saputo realizzare».
Sul palco sono quindi saliti in carne e ossa i realizzatori del documentario “A proposito di Max”, Simone Del Vecchio, Miranda Bevilacqua e Gabriele Acerbo: «È stato un atto dovuto per fare i conti con la scomparsa ingiusta di un artista che avrebbe potuto dare ancora tanto. Lo abbiamo girato con una certa rapidità, perché resti qualcosa di lui nel tempo».
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