MY WAY
Il fatidico sì che diventa una fregatura
Non è quello a cui segue “Lo voglio”, ma l’assenso utilizzato da venditori al telefono per incastrare l’adesione alla proposta

Con l’espressione “il fatidico sì” abbiamo sempre inteso uno dei momenti più belli (almeno quel giorno) della vita: il matrimonio. Un sì pieno di gioia seguito da “lo voglio”. E il contratto dei nubendi è stipulato. Cambiano i tempi e il “fatidico sì” ha assunto un’accezione negativa, disastrosa, truffaldina. È l’assenso che viene utilizzato da venditori al telefono di fornitura di energia elettrica per incastrarlo in una formula di adesione alla proposta. Per dirla come si mangia: «Pronto è lei il signor Pinco Pallino?». «Sì, con chi parlo?». Quel sì, del tutto innocente, viene estrapolato dai furbetti del teleselling per far cambiare operatore, compagnia, fornitore di luce o gas. Un chiarimento: non facciamo di un’erba un call center, stiamo puntando il dito solo contro i truffatori, che nel caso dell’energia elettrica si sono scatenati col passaggio al libero mercato. Se notate un certo risentimento in questa analisi, beh l’esperienza diretta insegna (e brucia). Scoprire di aver aderito in tre settimane a due diverse nuove forniture di corrente (con società peraltro mai sentite) senza aver mai lontanamente pensato di cambiare, è da record o quasi. Per fortuna, la voltura non si è completata e quindi è stato per i furbetti un tentativo andato a vuoto. Ma di cui è rimasta traccia e per questo ne sono venuto a conoscenza. Così come dello stratagemma utilizzato: un sì “strappato” al telefono. I casi si moltiplicano in Italia e perseguire i responsabili non è facile. Occhio sempre ai fatidici sì.
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