IL CASO
Il Prealpi sotto esame
Ispezione dell’autorità sanitaria che ha rilevato alcuni problemi: 90 giorni per risolverli. Ordinanza del sindaco

Ispezione dei funzionari della Ats Insubria, l’azienda sanitaria, all’istituto scolastico Prealpi di via San Francesco a Saronno, e in particolare negli spazi in uso al Liceo Sportivo.
«Nell’ambito delle attività di vigilanza programmate dal Piano dei controlli 2018, il personale del Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria di Ats Insubria - si legge in un comunicato dell’ente sanitario - ha effettuato un’ispezione nella struttura scolastica Prealpi di Saronno per verificare i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza a tutela della salute pubblica. A seguito, è emersa la necessità di alcuni interventi per consentire che vengano mantenuti i requisiti di salubrità e igienicità come previsto dalle vigenti norme in materia».
Atto successivo quello del sindaco Alessandro Fagioli che, ricevuta la nota della Ats Insubria, ha da parte sua emesso un’ordinanza notificata alla direzione scolastica e alla parrocchia della Sacra Famiglia (padrona di casa), nella quale vengono evidenziate le problematiche rilevate, a cui porre rimedio nel giro di tre mesi.
«Nelle aule 13 e 22 mancano idonee schermature alle finestre, sono presenti nelle aule alcuni armadi non stabili, i bagni degli alunni del secondo piano presentano muratura, piastrellatura e rubinetteria in parte da ripristinare, le porte da calcio dei campi esterni e nella palestra non risultano stabili perché non ancorati, devono essere verificati e certificati i rapporti aero-illuminanti della palestra al piano seminterrato, gli spogliatoi e i bagni della palestra presentano muratura, piastrellatura, porte e rubinetteria in parte da ripristinare, alcune parti della muratura della palestra risultano scrostate» riepiloga il primo cittadino, dal quale giunge dunque “l’ultimatum“: novanta giorni di tempo per compiere tutte le sistemazioni del caso da parte dell’ente parrocchiale e della scuola, la prima in qualità di proprietaria dell’immobile e la seconda come utilizzatrice.
La polizia locale è stata incaricata a sua volta di fare osservare l’ordinanza. Con parrocchia e scuola che si sono ovviamente subito attivate per ottemperare alle indicazioni ricevute dalle autorità.
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