«TEMPI DIFFICILI»
Il sacerdote dorme di sopra, i ladri svaligiano la canonica
È successo a Castellanza: sottratti un portatile e un telefonino. Don Giudici: «I fedeli mi raccontano di continue ruberie»
Stavolta i ladri non hanno guardato in faccia a nessuno, nemmeno al parroco: come se stessero colpendo in una qualunque casa, hanno preso di mira la canonica e, mentre il sacerdote e suo padre dormivano al piano superiore, hanno rubato un computer portatile e un telefonino. Il furto ha suscitato sconcerto e grande amarezza nel mondo parrocchiale di Castellanza: tante le persone che nella giornata di ieri, venerdì 14 novembre, hanno espresso solidarietà a don Gianni Giudici, il quale dal canto suo l’ha presa tutto sommato bene, più dispiaciuto per i numerosi furti che di questi tempi si stanno commettendo nelle abitazioni dei castellanzesi più che per quanto capitato a lui: «I miei fedeli mi raccontano di continue ruberie – conferma – Mi spiace molto. Purtroppo stiamo vivendo tempi difficili».
L’INCURSIONE
I malviventi, forse un ladruncolo con un complice appostato all’esterno, hanno agito nel cuore della notte, quando non c’era nessuno che potesse coglierli in flagrante. Muniti di attrezzi da scasso, hanno forzato una finestra al piano terra della canonica: a quel punto, introdursi indisturbati è stato un gioco da ragazzi. «Io e mio padre stavamo dormendo al piano superiore e non abbiamo sentito nulla – racconta don Gianni –. Ci siamo accorti dell’incursione dei ladri al mattino, quando abbiamo trovato disordine e la finestra spaccata». Che cosa hanno rubato? «Un computer portatile, che avevo acquistato quattro anni fa, e un telefonino – risponde il sacerdote –. Non c’era null’altro da rubare, di certo non ci sono soldi: non tengo liquidità in casa». Resta l’amarezza per quanto successo, che ha suscitato la solidarietà espressa dai fedeli al prete quando ieri, col passaparola, si è diffusa la notizia dell’accaduto.
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