MUSICA
Clara incanta. E la maestra si commuove
Il racconto di Beatrice, insegnante di canto che l’ha scoperta. Stasera concerto a Milano e derby con Laura Bono
Anvedi come balla Clara. Ha conquistato anche Roma. Certo presentarsi con stivali alti, shorts inguinali e top animalier un po’ aiuta ma poi bisogna saperli indossare e muoversi cantando. E, in quanto a padronanza del palco, la ragazza di lago venerdì sera di scena all’Orion non scherza affatto. Che poi non sia solo apparenza lo dimostra la versione acustica - solo voce e piano - di Uragani, tra i momenti più alti di un concerto durato poco meno di un paio d’ore. Questa sera si replica, dalle 21 al Fabrique, per un derby senza precedenti con Laura Bono, protagonista ai Magazzini Generali. Due figlie della nostra provincia - Clara di Travedona Monate, Laura di Arcisate - in concerto la stessa sera alla stessa ora in due locali di Milano distanti una ventina di minuti in auto. Ad accomunarle il fatto di essere le uniche varesine ad avere vinto Sanremo Giovani.
Esibizione d’impatto
Aria di Festival, dell’ultima edizione, anche all’Orion. Dopo avere cantato Febbre, Clara ha chiamato Sarah Toscano per un duetto sulle note di Amarcord, pezzo portato a febbraio all’Ariston dalla vigevanese uscita, vincitrice, dalla scuola di Amici di Maria De Filippi. Altra guest star Ketama126 che ha affiancato l’ex Crazy J di Mare Fuori nel loro recente Codice rosso. Della partita (vinta alla grande) anche Giacomo Zorzi alle tastiere e Alessandro Inolti, batteria. Di impatto l’esibizione delle ballerine dirette dal coreografo Gabriele Esposito. Pubblico entusiasta, molto applaudita anche l’unica cover, Another Love, del britannico Tom Odell.
Esercizi di riscaldamento
Clara non era l’unica varesina in sala. Come ormai da tradizione, quella che alcuni pensano sia diventata da ragazza della porta accanto (con relativa pioggia di richieste dell’indirizzo) a “bad girl“ ha voluto avere a distanza ravvicinata Beatrice Binda, indunese. sua maestra di canto sin da quando aveva dodici anni. «Un paio di ore prima dell’esibizione - spiega la prima scopritrice del talento di casa Soccini - facciamo esercizi di respirazione e riscaldamento vocale, di solito durante il trucco e parrucco o appena prima. Seguo l’intero concerto e ogni volta che Clara rientra in camerino per il cambio d’abito, ne approfittiamo per un brevissimo warm up. Dopo l’ultimo, mi sciolgo e regolarmente verso qualche lacrima vedendo dove è arrivata con pieno merito quella bambina che un giorno entrò in aula dicendo che voleva studiare canto con me».
Si vola alto
Beatrice Binda, a onor del vero, il canto non si limita a insegnarlo. Questa sera sarà al Fabrique come impone l’appartenenza al cerchio magico di Clara ma chi vuole ascoltare la sua voce, potrà farlo il 6 dicembre, sempre a Milano al Teatro Arsenale. Dalle 20.30 in Capricci: Epigrammi in musica canterà, accompagnata dalla violinista Corinna Canzian, brani di Gabriel Manca, Davide Antunez e Giacomo Manzoni. Si vola alto ma è bello sapere che esista un’artista capace di ascoltare pop, urban dance (ma anche rock, Led Zeppelin su tutti) pur interpretando composizioni di lirica o musica contemporanea.
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