CHIASSO
Immaginare Oliviero Toscani

Oliviero Toscani è un totem della fotografia, ma anche un uomo scanzonatamente anarchico capace di suscitare emozioni superficiali e profondissime con i suoi scatti glamour e di impegno sociale, di trasgredire e provocare ma anche di regalare immagini di delicata poesia. Il Max museo di Chiasso ha allestito la prima mostra svizzera dedicata al celebre fotografo milanese che da anni vive nelle colline toscane dove alleva cavalli e produce vino e olio in una grande tenuta.
La mostra, intitolata «Immaginare» e curata da Susanna Crisanti e Nicoletta Ossanna Cavadini, prende le mosse dall’apprendistato di Toscani, allievo della Kunstgewerbeschule di Zurigo, con diversi scatti inediti in bianco e nero realizzati durante i viaggio-studio negli Stati Uniti, a Londra, in Bretagna, Sicilia e Puglia, e si sviluppa seguendo il tema dell’immaginazione che il fotografo ha sviluppato in mezzo secolo di carriera.
Si possono così vedere 72 stamponi per le diverse campagne pubblicitarie per Benetton, 39 numeri della rivista «Colors», interamente concepita e diretta da Oliviero Toscani fino al 2000, in cui si affrontano temi sociali d’attualità, dalla guerra alla distruzione dell’ambiente. In una sala del museo è attrezzata una camera oscura e immagini simbolo della sua attività, circa 20mila, sono proiettate sulle pareti.
All’esterno invece sono esposte circa cento fotografie realizzate da Toscani, in collaborazione con le Nazioni Unite Human Rights per il progetto «Razza Umana», partito nel 2007, che raffigurano volti di diversi Paesi e culture. Collaboratore di prestigiose testate, tra cui Elle e Vogue, promotore di notissime campagne pubblicitarie per aziende quali Chanel, Fiorucci, Valentino, Toscani ha realizzato negli anni numerose immagini per sensibilizzare sulla pena di morte, la minaccia dell’Aids, sul randagismo, la violenza contro le donne e la sicurezza stradale.
«Capace di spingere e spingersi nella meravigliosa ricerca della scoperta e della conquista, Toscani usa trasgressione e provocazione, forze che appartengono all’arte, facendo della diversità un valore contro l’omologazione e verso una libera espressione della comunicazione», si legge nella presentazione della mostra, che fa parte della Bi10, la decima edizione della Biennale dell’immagine, che riunisce mostre ed eventi incentrati su fotografia e video in spazi pubblici e privati a Chiasso e in altre sedi ticinesi.
«Oliviero Toscani - Immaginare» - Chiasso, Max Museo, via Dante Alighieri 6, fino al 21 gennaio da martedì a domenica ore 10-12 e 14-18, biglietti 10/7 euro.
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