TASSE
Imu a Varese, errore nelle tabelle
L'allarme di alcuni cittadini. La conferma dagli uffici comunali

«Occhio al prospetto Imu pubblicato sul sito del Comune di Varese: è sbagliato». A lanciare l’allarme non è stato Palazzo Estense, ma alcuni cittadini attenti che, notando delle incongruenze nei calcoli, hanno contattato direttamente l’Ufficio tributi. Proprio da queste segnalazioni è emerso che le aliquote indicate nel prospetto online non sono quelle realmente applicate dal Comune di Varese per il 2024.
«Il prospetto è fuorviante», confermano ora anche dagli uffici comunali, dove si ammette la distorsione del documento pubblicato. Un errore non da poco, perché chi ha effettuato il calcolo sulla base del documento rischia concretamente di versare un importo sbagliato. In particolare, potrebbe aver pagato meno del dovuto, e questo comporta la necessità di un’integrazione successiva, accompagnata da sanzioni e interessi.
L’Imu (Imposta Municipale Unica) è una tassa che colpisce gli immobili diversi dall’abitazione principale – ad eccezione delle categorie catastali di lusso – e si paga in due tranche: l’acconto entro il 16 giugno e il saldo finale a dicembre. A Varese, anche per il 2024, sono state confermate le aliquote degli anni precedenti, ma il prospetto pubblicato sul sito comunale non rispecchia affatto tali valori.
Il caso più significativo riguarda gli immobili locati, per i quali il prospetto riporta un’aliquota più bassa rispetto a quella effettivamente in vigore a Varese, che è del 10,6 per mille per gli affitti a canone libero e del 5,25 per mille per quelli a canone concordato. Questa differenza non è marginale, e può portare a errori anche rilevanti nei versamenti.
Molti contribuenti, fidandosi del documento online e non andando a verificare la delibera ufficiale, hanno quindi applicato un’aliquota inferiore rispetto a quella dovuta, esponendosi al rischio di ricevere cartelle per il recupero dell’importo mancante, con le relative penalità.
Il consiglio che arriva ora dallo stesso Ufficio tributi è chiaro: non usare il prospetto pubblicato sul sito, ma fare riferimento esclusivamente alla delibera comunale approvata, consultabile sull’albo pretorio o richiedibile direttamente.
I cittadini che non hanno ancora effettuato il calcolo o che intendono farlo possono inoltre chiedere all’Ufficio tributi che venga spedito a casa il conteggio corretto, per evitare errori e brutte sorprese in futuro.
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