ROMA
In 6 mesi risparmio 150 milioni con limite 30 km a Bologna

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Con la misura della Città 30 è
possibile risparmiare in costi sociali e umani: è il caso di
Bologna, dove in soli sei mesi sono oltre 150 i milioni di euro
risparmiati grazie alla riduzione di incidenti, morti e feriti.
La guida è diventata effettivamente più sicura, fluida ed
ecologica, senza impatti significativi sui tempi di percorrenza.
Lo rileva lo studio esclusivo di GO-Mobility, basato su dati
derivanti per la prima volta direttamente dalle scatole nere
delle auto in circolazione nella città emiliana e che
contribuiscono a sfatare i falsi miti su 30 km/h e traffico,
inquinamento, tempi.
Dal 2023 al 2024, analizzando più di 135mila viaggi reali,
sulle strade bolognesi dov'è stato applicato il limite, il
rispetto dei 30 km/h è arrivato fino a quasi il 60% delle
percorrenze, il numero delle frenate brusche è più che dimezzato
e le emissioni inquinanti e climalteranti per km percorso sono
calate fino al 17%. E il massimo incremento di tempo di
spostamento in auto in caso di rispetto totale del limite? Meno
di 30 secondi su un viaggio medio di 10 minuti circa.
Questi elementi, tutti nuovi rispetto a quelli già noti, sono
stati ottenuti grazie all'elaborazione di diversi Gigabyte di
informazioni, i cosiddetti Big Data, a poco più di un anno dal
provvedimento partito nella città emiliana a metà gennaio 2024.
E il caso diventa un possibile modello da estendere ad altre
città italiane.
Daniele Mancuso, ceo di GO-Mobility, dichiara: "Questo studio
dimostra che disporre di dati precisi e puntuali è fondamentale
per valutare l'efficacia delle politiche di mobilità. Siamo
confidenti che le nostre analisi contribuiranno ad alimentare in
maniera oggettiva il polarizzato dibattito sulle Città 30".
I viaggi analizzati sono relativi ad una settimana di ottobre
del 2023 e all'analoga del 2024, corrispondenti a oltre 90
milioni di punti di campionamento.
Sulle strade regolate a 30 km/h calano le situazioni di
pericolo e d'emergenza: sono diminuite drasticamente le
accelerazioni anomale e le frenate brusche (rispettivamente -31%
e -58%). Lo stile di guida più rilassato ha contribuito anche a
un traffico più fluido, portando al calo delle emissioni
inquinanti e climalteranti. (ANSA).
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