IL CASO
In carcere il 30enne accusato di violenza su una studentessa
È evaso dai domiciliari per andare al bar vicino a casa a Verbania dove ha infastidito alcune clienti. La titolare ha chiamato il 112

Finisce in carcere dopo la terza evasione dai domiciliari il 30enne del Gambia accusato di violenza sessuale su una studentessa di prima media della Quasimodo di Verbania.
DAI DOMICILIARI AL CARCERE
Aveva lasciato l’abitazione di Trobaso per raggiungere il bar più vicino a casa. L’uomo, allontanato già una volta dalla proprietaria perché stava infastidendo alcune clienti, era tornato nel locale e aveva iniziato ad infastidire altri avventori. A quel punto, la proprietaria del locale, ha telefonato al 112. Agli agenti della squadra Volanti giunti sul posto, la donna ha riferito anche del precedente episodio. I poliziotti l’hanno subito riconosciuto e accertato che, per ben due volte, era stato arrestato e riaccompagnato ai domiciliari dai carabinieri. All’udienza di convalida, il giudice, ha disposto la prosecuzione della custodia cautelare in carcere.
I FATTI DAVANTI ALLA SCUOLA
Ai primi di maggio, il 30enne, aveva avvicinato la studentessa all’uscita dalle lezioni, le aveva chiesto un selfie e, dopo il suo rifiuto, l’aveva presa sottobraccio ed era riuscito a baciarla sulla guancia prima che la ragazzina, con l’aiuto delle compagne di classe, riuscisse a liberarsi. A telefonare al 112 erano stati altri studenti che avevano assistito alla scena.
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